Le brigate infami della seconda guerra mondiale: Dirlewanger e Kaminski tra brutalità e violenza

Le brigate infami della Seconda Guerra Mondiale: Dirlewanger e Kaminski
Durante la Seconda Guerra Mondiale, esisteva un gruppo di SS così malvagio che persino i nazisti e Hitler si interrogavano sulla loro condotta: la famigerata Brigata Dirlewanger, guidata dal noto sadico e necrofilo, Doktor Oskar Dirlewanger. Questa unità era composta da criminali condannati e altri individui indesiderabili reclutati da prigioni e campi di concentramento.
Dirlewanger, già in difficoltà per vari crimini orribili, tra cui lo stupro di una ragazza di 14 anni prima della guerra, riuscì a riabilitarsi per motivi pragmatici; la sua disponibilità a compiere atti che la maggior parte delle persone normali considererebbe impensabili lo rese una risorsa utile nell’ambiente amorale delle SS. Le sue inclinazioni sessuali disgustose e il suo sadismo portarono l’unità a operare con una sostanziale impunità, commettendo omicidi, torture e stupri.
Inizialmente, la brigata sorvegliò un campo di concentramento, dove le atrocità inflitte ai prigionieri erano così terribili da sfidare ogni immaginazione. Successivamente, furono trasferiti in Bielorussia, dove agirono contro le “bande”, un termine eufemistico per descrivere il terrore inflitto alla popolazione locale, con stupri, torture ed estorsioni in abbondanza. Durante l’operazione Bagration, la brigata fu infine distrutta dall’Armata Rossa, ma non prima di essere riformata per reprimere la Rivolta di Varsavia, continuando a perpetuare crudeltà e violenze.
Oskar Dirlewanger, pur essendo sopravvissuto alla guerra, ebbe una fine violenta; morì in un campo di prigionia nel 1945, molto probabilmente picchiato a morte dalle guardie.
Un’altra unità nota per le sue atrocità era la Brigata Kaminski, guidata da Bronislav Kominski. Questa brigata delle Waffen-SS era composta da cittadini sovietici che scelsero di collaborare con i nazisti. Simile alla Brigata Dirlewanger, la Brigata Kaminski divenne famosa per le sue pratiche malvagie dietro le linee nemiche durante l’Operazione Bagration e la Rivolta di Varsavia. Gli uomini di Kaminski erano responsabili di stupri, torture e omicidi su larga scala della popolazione civile, tanto da suscitare il disgusto dell’Esercito e persino delle SS.
Riconoscendo la natura indisciplinata e ingovernabile dell’unità, le SS decisero di sciogliere la Brigata Kaminski nel 1944. Queste storie di violenza e brutalità rimangono un tragico promemoria degli orrori della guerra e delle atrocità commesse durante quel periodo buio della storia.
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