Svanire: la magia della personale di Giusy Lauriola a Roma

Nello spazio espositivo La Vaccheria

Fino al 6 giugno 2025, lo spazio espositivo La Vaccheria di Roma ospita “Svanire”, una personale dell’artista romana Giusy Lauriola. Curata da Carlo Ercoli e patrocinata dal Municipio IX di Roma Eur, la mostra è realizzata anche in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che si occupa della creazione del catalogo.

In esposizione ci sono circa trenta opere che spaziano da formati imponenti a piccoli lavori, tutti caratterizzati dall’uso di acrilico, smalto e resina, materiali distintivi della Lauriola. Le sue opere esprimono una sinergia di colori e contrasti, creando un gioco di chiari e scuri, nel quale fioriscono elementi floreali policromi. Lauriola invita a riscoprire il legame tra l’arte e la natura, considerata essenziale per la nostra esistenza.

Il dialogo tra fluidità e architettura compositiva è evidente nell’interazione dei materiali, generando un dualismo tra forze opposte che danno vita a dimensioni sospese e immateriali. Carlo Ercoli, curatore della mostra, afferma: “La poetica di Giusy Lauriola ci incoraggia a vedere il mondo come un luogo migliore, esplorando emozioni spesso dimenticate nel quotidiano.”

In un approccio unico, le opere non sono accompagnate da testi esplicativi. Lauriola spiega: “La pittura ha la capacità di suscitare reazioni spontanee. Ogni visitatore deve poter vivere un’esperienza autentica senza influenze esterne.” All’ingresso della mostra, i visitatori riceveranno un volantino per annotare le loro impressioni, che saranno parte integrante del dialogo artistico.

La carriera di Giusy Lauriola è costellata di successi internazionali. Nata a Roma, ha esposto in numerosi eventi, tra cui l’International Photo Festival di Lodz e la Domus Art Gallery di Atene. La sua arte, ispirata a grandi maestri come Schifano e Schiele, ha evoluto il suo linguaggio pittorico verso una dimensione più intima, centrata sull’identità femminile e le emozioni.

Giusy Lauriola continua a utilizzare colori e resina per evocare paesaggi sospesi, trasformando il gesto artistico in una narrazione visiva. Le sue opere sono parte di importanti collezioni, tra cui il Copelouzos Family Art Museum di Atene e la SanPaolo Invest Art Collection di Roma.