7:15 pm, 17 Marzo 25 calendario

Una presunta estorsione contrattuale dietro al fallimento della Baldini Castoldi Dalai Editore

Di: Redazione Metrotoday
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La Procura di Milano ha avviato un’inchiesta su una presunta estorsione contrattuale dietro al fallimento della Baldini Castoldi Dalai Editore (BCDE), con il coinvolgimento della Arnoldo Mondadori Editore spa durante il crac del concorrente.

L’indagine, attualmente contro ignoti e senza indagati, è stata avviata dal sostituto procuratore Grazia Colacicco in seguito a una denuncia presentata a fine novembre 2024 dall’editore Alessandro Dalai, assistito dall’avvocato Mattia Alessandro Conti del foro di Milano.

Alessandro Dalai, 77 anni, che è stato assolto con formula piena nel dicembre 2023 dalle accuse di bancarotta fraudolenta legate al fallimento della BCDE dichiarato nel 2014, ha denunciato Mondadori come responsabile del dissesto della casa editrice.

Secondo Dalai, Mondadori avrebbe ottenuto in modo estorsivo la rimozione di Baldini Castoldi dal mercato, acquisendo la firma principale della casa editrice (Giorgio Faletti) e ostacolando il concordato preventivo. Queste informazioni sarebbero emerse durante il processo giudiziario.

Nel dettaglio, l’ex editore ha segnalato che all’inizio del 2013, Mondadori avrebbe stipulato un contratto con Faletti, portando l’autore a rinunciare alla consegna del romanzo precedentemente concordato intitolato ‘La Piuma’, con un acconto di 800mila euro di cui solo 320mila euro incassati. Tale romanzo avrebbe dovuto essere pubblicato nel 2011.

Successivamente, BCDE ha cercato di avviare il concordato preventivo, ma si è scontrata con l’ostilità di Mondadori che durante l’asta fallimentare avrebbe permesso la vendita dei volumi del magazzino a un prezzo molto inferiore a quello valutato dalla perizia. L’indagine, che riguarda eventi avvenuti circa dieci anni fa, potrebbe incrociarsi con i limiti di prescrizione

17 Marzo 2025
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