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12:44 am, 23 Dicembre 24 calendario
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Salvini assolto nel processo sull’immigrazione: le Ong coinvolte scagionate

Di: Maria Vittoria Puzzo
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Matteo Salvini, leader della Lega, è stato assolto nel processo legato all’immigrazione via mare, mentre le organizzazioni non governative coinvolte sono state scagionate dalle accuse. Questo rappresenta uno dei numerosi casi emblematici della “stagione giudiziaria” iniziata nel 2017 e che potrebbe dirsi conclusa il 20 dicembre 2024 con l’assoluzione in primo grado dell’ex ministro dell’Interno.

Tutto ebbe inizio sette anni fa con le dichiarazioni del Procuratore capo di Catania, Carmelo Zuccaro, il quale ipotizzò la presenza di accordi segreti tra i trafficanti di esseri umani in Libia e le ONG attive nel Mediterraneo centrale. Le organizzazioni umanitarie, come Sea-Eye e Sea Watch, erano accusate di avere piani per destabilizzare l’economia italiana tramite l’immigrazione di massa, anche se mancavano prove concrete a supporto di tali affermazioni.

Le indagini condotte a Catania non portarono a grandi sviluppi sul tema, ad eccezione della contestata ipotesi di associazione a delinquere nei confronti della nave Open Arms a Pozzallo nel marzo 2018. Tale accusa, tuttavia, venne smontata rapidamente per mancanza di elementi essenziali e numerici. Successivamente, un Gip a Ragusa sostenne la scriminante dello stato di necessità per giustificare le azioni delle ONG nel soccorrere i migranti in pericolo, ordinando il dissequestro della motonave Open Arms.

Nel frattempo, i pm di Catania avviarono l’inchiesta ‘Borderless’ sulle navi delle ONG Medici Senza Frontiere e Sos Mediterranée, accusate di smaltire illegalmente i rifiuti prodotti dai migranti a bordo. Tuttavia, le indagini non portarono a conseguenze rilevanti.

Il contesto politico si è evoluto nel corso degli anni fino ad arrivare al proscioglimento con sentenza di non luogo a procedere. A Trapani, le organizzazioni non profit Msf, Save The Children e Jugend Rettet sono state anch’esse prosciolte. Quest’ultima, fondata dai giovani ‘sognatori berlinesi’, ha visto la propria nave Juventa sequestrata l’1 agosto 2017 in un momento in cui il clima politico sull’immigrazione stava subendo una trasformazione significativa.

L’ex ministro dell’Interno, Marco Minniti, si è trovato di fronte a un intenso weekend di sbarchi a Lampedusa e in Sicilia, con oltre 10mila arrivi in sole 48-72 ore. Le sue preoccupazioni sulla tenuta democratica del Paese a causa dell’afflusso di migranti lo hanno portato a invertire la rotta del suo aereo diretto a Washington per rientrare d’urgenza in Italia. Tuttavia, il Procuratore di Trapani dell’epoca, Ambrogio Cartosio, aveva già avvisato il parlamento sulle differenze tra reato, diritto internazionale e propensione morale in relazione alle attività delle ONG.

Sei mesi prima dell’assoluzione di Matteo Salvini, pubblici ministeri che avevano avviato indagini sul segretario del Carroccio per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio sono stati anch’essi scagionati nel giugno 2024. Le parole del ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha sollevato dubbi sull’avvio del processo e sulla responsabilità dei magistrati in caso di errori giudiziari, riflettono un clima di tensione e incertezza legale.

I procuratori aggiunti di Agrigento e Palermo e la pm di Agrigento sono stati archiviati dalla giudice Emanuela Carrabota per mancanza di prove a carico della difesa. Restano tuttavia delle “anomalie” nell’indagine, come la mancanza di alcuni atti nel fascicolo giudiziario. Le dichiarazioni della legale del ministro, la senatrice Giulia Bongiorno, mettono in luce queste criticità, anche se il provvedimento di archiviazione conferma la correttezza delle decisioni dei magistrati siciliani.

In base alla loro esperienza nelle indagini su migranti e ONG, i magistrati ritengono che le comunicazioni radio in mare tra i membri dell’equipaggio non dimostrino accordi con trafficanti di esseri umani. Inoltre, spiegano che i cambi di rotta delle navi ONG sono normali durante i salvataggi in risposta alle informazioni ricevute. La conclusione è che le recenti assoluzioni e scagionamenti riflettono una complessa situazione legale e politica legata all’immigrazione via mare.

23 Dicembre 2024 ( modificato il 28 Dicembre 2024 | 0:47 )
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