Tragedia a Gaza: sette operatori umanitari uccisi in raid israeliano

La comunità internazionale è scossa dalla notizia della morte di sette operatori umanitari internazionali dell’associazione World Central Kitchen, uccisi in un raid israeliano a Gaza. L’attacco è avvenuto poche ore dopo che il gruppo aveva consegnato un nuovo carico di cibo e aiuti umanitari nella zona. Funzionari medici di Gaza hanno confermato il decesso dei sette operatori, mostrando immagini dei corpi all’ospedale Al-Aqsa Martyrs nella città di Deir al-Balah. Molti di loro indossavano abiti con il logo dell’organizzazione e i passaporti di tre delle vittime, di nazionalità britannica, australiana e polacca, sono stati identificati.

La prima vittima confermata è Zomi Frankcom, una donna di 44 anni di Melbourne, che solo una settimana fa era apparsa in un video girato dalla Ong proprio a Gaza. Tra i deceduti è stato anche identificato il cooperante polacco Damian Sobol. La portavoce della World Central Kitchen, Linda Roth, ha espresso sconcerto per l’accaduto, dichiarando che “gli operatori umanitari e i civili non dovrebbero MAI essere un obiettivo”.

Il presidente americano Joe Biden ha contattato il fondatore di World Central Kitchen, Jose Andres, per esprimere le sue condoglianze per la tragica perdita. Biden ha sottolineato che “gli operatori umanitari devono essere protetti”, in un gesto di solidarietà e sostegno alla missione di pace e aiuto umanitario in atto.

fonti e foto La Presse