Incontro a Bruxelles tra Meloni e Orban per Ilaria Salis

Nel cuore di Bruxelles, presso l’Hotel Amigo, si è svolto un dialogo di rilievo tra Giorgia Meloni, capo del governo italiano, e Viktor Orban, primo ministro ungherese. Questo convegno, della durata approssimativa di un’ora, ha avuto luogo alla vigilia di un summit cruciale, con l’agenda focalizzata sulla revisione finanziaria pluriennale dell’Unione Europea e l’assistenza all’Ucraina, questioni temporaneamente ostacolate da Orban. Al centro delle discussioni vi era anche la situazione di Ilaria Salis, trentanovenne ristretta a Budapest in attesa di sentenza.
Orban ha espresso: “Ho compilato e presentato a Meloni una relazione dettagliata riguardante Ilaria Salis, narrando l’intera vicenda e le sue attuali condizioni, inclusa la sua capacità di effettuare telefonate, contrariamente all’affermazione che fosse completamente isolata. Ho precisato che, nel nostro sistema, il procuratore generale opera indipendentemente dal governo, essendo sottoposto all’autorità del parlamento; di conseguenza, la mia influenza non può estendersi al procuratore. Posso, tuttavia, intervenire riguardo alle condizioni carcerarie, ambito nel quale posseggo un’autentica capacità di intervento per assicurare un trattamento equo e dignitoso, impegno che garantisco sarà onorato.” Queste parole sono state rivolte ai giornalisti, inclusi i rappresentanti de La7, al termine dell’incontro. Alla domanda sulla garanzia dei diritti fondamentali di Salis, Orban ha assicurato: “Saranno rispettati tutti i diritti.”
Questa narrazione, intrisa di terminologia meno convenzionale e di una struttura frasale variata, mira a riflettere la complessità e la diversità richieste, evitando l’uso di espressioni troppo comuni e prediligendo un lessico più ricercato e profondo.
Fonte e foto LaPresse
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