Tensione nel sud della Striscia, l’esercito circonda l’ospedale

Nel cuore del conflitto mediorientale, che oggi segna il suo 108° giorno, la fermezza di Benyamin Netanyahu si manifesta inconfutabilmente. Rivolgendosi a Joe Biden e all’Unione Europea, il primo ministro israeliano ha dichiarato con irremovibile determinazione che, sotto la sua guida, la nascita di uno Stato palestinese indipendente, specialmente con autorità su Gaza, rimarrà un’eventualità non realizzabile. Netanyahu ha enfatizzato che la Striscia di Gaza dovrà essere privata del suo arsenale militare e rimanere sotto il rigido controllo di sicurezza israeliano, delineando questa come la sua immutabile posizione durante il suo mandato.
12:00 – Le famiglie degli ostaggi nelle mani di Hamas hanno eretto barricate presso la dimora del primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme, promettendo di rimanere finché non verrà raggiunto un accordo per il rilascio. Questa sera, si prevede una nuova dimostrazione presso il presidio ‘Time Has Run Out’, dove i familiari degli ostaggi hanno allestito tende di fronte alla residenza di Netanyahu, unendosi alla richiesta al governo israeliano di interrompere immediatamente le esecuzioni e di negoziare un accordo. Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha sottolineato: “Dopo 108 giorni, 136 ostaggi sono trattenuti nei labirinti dei tunnel di Hamas senza accesso a medicine, cibo, acqua o cure mediche adeguate. Chiediamo al primo ministro e ai membri del Gabinetto di guerra di sfruttare ogni opportunità per il rilascio di tutti gli ostaggi vivi, poiché non ci sarà alcuna immagine di vittoria senza il loro ritorno”.
11:50 – Decine di parenti degli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza hanno fatto irruzione durante una riunione della Commissione Finanze del Parlamento israeliano, la Knesset, esclamando: “Non potete rimanere seduti qui mentre loro muoiono là!”. I manifestanti hanno interrotto la sessione, chiedendo le dimissioni di Netanyahu e invocando nuove elezioni.
11:30 – Nebal Farsakh, portavoce della Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs), ha comunicato ad Al Jazeera che l’ospedale Nasser a Khan Younis, come tutti gli ospedali nel sud della Striscia di Gaza, è sotto intenso attacco da parte dell’esercito israeliano. “Questa non è la prima volta che accade. Nelle ultime settimane, abbiamo assistito a diversi attacchi e bombardamenti nella zona dell’ospedale Al-Amal a Khan Younis”, ha affermato Farsakh, aggiungendo che gli ospedali Nasser e Al-Amal sono assediati e chiunque tenti di uscire o camminare per strada diventa un bersaglio.
11:00 – Il numero delle vittime civili palestinesi a causa degli attacchi sulla Striscia di Gaza da parte delle forze militari israeliane continua a crescere. Dall’inizio del conflitto, 25.295 persone sono state uccise nell’enclave, secondo il ministero della Sanità locale, gestito da Hamas, mentre i feriti superano i 63.000.
09:45 – La Mezzaluna Rossa Palestinese riferisce che l’esercito israeliano sta assediando il suo centro di ambulanze a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, impedendo ai soccorritori di raggiungere i feriti. Nel frattempo, le Forze di difesa israeliane (Idf) intensificano l’assalto via terra. Raid aerei notturni sulla cittadina palestinese hanno causato la morte di almeno 10 persone, la maggior parte bambini.
09:30 – Almeno 10 palestinesi, prevalentemente bambini, sono stati uccisi nei bombardamenti dell’esercito israeliano sulla città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Questo è stato riportato da Al Jazeera, mentre i media palestinesi indicano che i carri armati delle Forze di difesa israeliane (Idf) stanno cercando di avanzare verso la parte occidentale della città. Da giorni, la zona è teatro di scontri tra militanti delle fazioni palestinesi e i soldati dell’Idf.
09:20 – La Mezzaluna Rossa Palestinese ha perso ogni contatto con il suo personale nell’area di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, dove i carri armati israeliani si stanno avvicinando all’ospedale Al-Amal. Bombardamenti notturni nell’area hanno causato la morte di almeno 10 palestinesi, in maggioranza bambini.
09:15 – La ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib, rappresentante della presidenza di turno del Consiglio Ue, ha dichiarato: “Il nostro messaggio è chiaro: chiediamo un cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi, il rispetto del diritto internazionale e il ritorno al processo di pace per la creazione di due Stati che convivano pacificamente. Questa è l’unica soluzione per una pace duratura nella regione. Il conflitto non può essere risolto con la forza delle armi. Da ottobre, quasi 25.000 persone hanno perso la vita. Gaza è in una situazione di emergenza estrema. Rischiamo carestia ed epidemie. La violenza deve cessare”.
09:00 – Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas, ha dichiarato ad Al Jazeera che il rifiuto di Netanyahu di terminare le operazioni militari nella Striscia di Gaza “significa che non c’è alcuna possibilità per il ritorno dei prigionieri israeliani”. Netanyahu ha respinto le richieste di un accordo con il gruppo palestinese, che proponeva il ritiro delle truppe israeliane dall’enclave assediata in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi.
08:45 – La ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib, ha espresso la speranza che a Bruxelles si organizzi presto una conferenza di pace per rilanciare il dialogo politico, evidenziando il rischio di regionalizzazione del conflitto e le violenze in Cisgiordania.
08:30 – Il Partito Laburista israeliano annuncia l’intenzione di presentare una mozione di sfiducia contro il governo di Netanyahu, come riportato dai media israeliani. Merav Michaeli, leader del partito, ha motivato la decisione con il rifiuto di Netanyahu di considerare proposte di negoziato per il rilascio degli ostaggi.
07:30 – Aerei israeliani hanno ripreso i bombardamenti su Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, con esplosioni che hanno risuonato in tutta la città. I funzionari sanitari dell’ospedale Nasser hanno riferito di “bombardamenti intorno a noi”, mentre le esplosioni illuminavano i cieli sopra il campo profughi di Khan Younis, nuovo epicentro della guerra a Gaza.
07:00 – I familiari degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas hanno piantato tende davanti alla residenza di Netanyahu a Gerusalemme, esprimendo shock per la decisione del primo ministro di “sacrificare i nostri familiari nelle fauci dei mostri di Hamas” e chiedendo il loro ritorno.
Fonte e foto LaPresse
© RIPRODUZIONE RISERVATA