Revocata concessione per la conferenza filorussa a Modena
A Modena, il Comune ha revocato l’autorizzazione all’utilizzo della sala civica di Via Viterbo per la realizzazione della mostra e conferenza “Mariupol – La rinascita dopo la guerra”, prevista per il 20 gennaio. La decisione è stata presa oggi dalla giunta comunale, su iniziativa del sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dell’assessora ai Quartieri e partecipazione, Carmen Sagliano. È stata inoltre ordinata la restituzione della somma già versata per l’affitto della sala da parte dell’associazione culturale Russia Emilia-Romagna.
Il provvedimento, firmato dal dirigente responsabile del settore che gestisce le sale civiche dei Quartieri, con il consenso del funzionario preposto, evidenzia che al momento della presentazione della richiesta, a novembre, non erano chiari tutti i dettagli relativi ai temi dell’evento, emersi successivamente sia attraverso i media sia dalla stessa associazione attraverso i propri canali di comunicazione. In particolare, si rileva che i contenuti degli interventi non sono “coerenti con l’impegno, assunto nella richiesta d’utilizzo, di rispettare i valori sanciti dalla Costituzione della Repubblica Italiana e, in particolare, di osservare il divieto di professare o praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti”, come previsto dal regolamento d’uso.
La delibera sottolinea inoltre che l’iniziativa, nonostante gli impegni presi dall’associazione, “si configura come una manifestazione di aperto sostegno alla guerra d’invasione intrapresa dalla Russia contro l’Ucraina, in contrasto con l’articolo 3 dello Statuto comunale, richiamato dal regolamento d’uso, che mira invece a promuovere la piena affermazione dei valori di giustizia, libertà, democrazia e pace”. Si osserva infine che gli argomenti trattati, come già constatato in altri eventi su temi simili, “sono palesemente in contrasto anche con l’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, che impegna l’Italia a ripudiare la guerra come strumento di offesa e a promuovere la pace nelle relazioni internazionali”.
Fonte e foto LaPresse
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