Calenda propone per le Europee che nessuno si candidi
Carlo Calenda, leader di Azione, ha proposto un accordo tra i leader politici per non candidarsi alle prossime elezioni europee. “In Europa bisogna andarci, ma io non potrei, e nemmeno Meloni. Preferirei non candidarmi e che ci fosse un’intesa tra i leader per evitare le candidature. Anche se gli altri si candidassero, io cercherò di non farlo”, ha dichiarato Calenda durante la trasmissione Omnibus su La7.
Sul raduno di Acca Larentia, Calenda ha espresso la necessità di una legislazione severa contro l’apologia del fascismo. “Quello che è successo era impressionante. Piantedosi deve spiegare in aula il motivo di un tale incremento quest’anno. Dobbiamo essere unanimi: serve una legge severa contro l’apologia del fascismo. Questo argomento dovrebbe uscire dalla cronaca politica e diventare una battaglia culturale”, ha affermato il leader di Azione.
Riguardo alla situazione dell’ex Ilva, Calenda ha espresso pessimismo: “L’unica via sembra essere l’amministrazione straordinaria, non vedo altre soluzioni. Se dovessi fare una previsione, direi che per l’Ilva è finita. La questione è quanto denaro lo Stato dovrà investire. Nessuno investirà in un’impresa così rischiosa e con obblighi così severi. I contributi pubblici sono considerati aiuti di Stato dall’UE, quindi sarà difficile riprendersi. Sarà un calvario lungo come quello di Alitalia”, ha concluso Calenda durante l’intervista a Omnibus su La7.
Fonte e foto LaPresse
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