9:09 am, 6 Gennaio 24 calendario
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Inflazione in calo nel 2023 secondo l’Istat: prezzi al consumo crescono meno rispetto all’anno precedente: dati Istat

Di: Camilla Locoratolo
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Secondo le stime preliminari dell’Istat, nell’anno 2023 l’inflazione ha mostrato una crescita inferiore rispetto al 2022. I prezzi al consumo sono aumentati in media del 5,7%, rispetto al +8,1% dell’anno precedente. Analizzando i dati al netto degli energetici e degli alimentari freschi, l’inflazione core si attesta al 5,1%, rispetto al 3,8% dell’anno precedente, mentre al netto solo degli energetici è del 5,3%, rispetto al 4,1% nel 2022.

Questo rallentamento dell’inflazione è principalmente attribuibile ai prezzi dei beni energetici regolamentati, che hanno registrato una flessione maggiore passando dal -34,9% al -41,7%. Inoltre, i prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona sono diminuiti dal +4,6% al +3,6%, mentre i beni alimentari lavorati sono passati dal +5,8% al +5,0%. Al contrario, i prezzi degli energetici non regolamentati hanno subito una diminuzione meno marcata, dal -22,5% al -21,1%, e quelli dei beni alimentari non lavorati hanno accelerato la loro crescita, passando dal +5,6% al +7,0%.

Analizzando i dati su base mensile, a dicembre 2023 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato un aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente e dello 0,6% su base annua. Inoltre, a dicembre l’inflazione core è scesa dal +3,6% al +3,1%, mentre quella al netto solo dei beni energetici è passata dal +3,6% al +3,4%.

Nel terzo trimestre del 2023, l’Istat ha rilevato che il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,2%. La propensione al risparmio delle famiglie è stimata al 6,9%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è cresciuto dell’1,3% rispetto al trimestre precedente, nonostante un aumento dei prezzi dello 0,5%.

fonti e foto La Presse

6 Gennaio 2024
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