11:57 am, 21 Dicembre 23 calendario

Italia meno 1,8% di spazzatura e differenziata al 65%

Di: Maria Vittoria Puzzo
rifiuti differenziata
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In Italia, si registra una diminuzione del 1,8% nella produzione di rifiuti nel 2022 rispetto all’anno antecedente, mentre si osserva un incremento nella raccolta differenziata, che ora raggiunge il 65%. Queste informazioni sono state rivelate dal recente rapporto Rifiuti urbani elaborato dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), presentato oggi nella capitale.

Il volume totale dei rifiuti urbani prodotti nel 2022 ammonta a 29,1 milioni di tonnellate. Questo dato non segue la tendenza di crescita del Pil e delle spese familiari, che hanno visto un aumento rispettivamente del 3,7% e del 6,1%. Si evidenzia una riduzione dei rifiuti in tutto il territorio nazionale, nonostante un modesto aumento dello 0,4% nei 14 Comuni con una popolazione superiore ai 200mila abitanti.

Il rapporto mostra che la raccolta differenziata a livello nazionale supera il 65%, con il Veneto e la Sardegna in testa, entrambi oltre il 75%. Circa il 49,2% dei rifiuti urbani viene riciclato, ma persiste una notevole discrepanza rispetto alla quantità raccolta. Per quanto riguarda gli imballaggi, tutte le filiere, eccetto quella della plastica, hanno già raggiunto gli obiettivi europei previsti per il 2025.

Nel 2022, i siti operativi per la gestione dei rifiuti urbani sono stati 654, con più della metà dedicati alla frazione organica. Il 17,8% dei rifiuti (5,2 milioni di tonnellate) è finito in discarica, registrando una diminuzione del 7,9% rispetto al 2021. Il costo medio nazionale pro capite annuo per la gestione dei rifiuti urbani è di 192,3 euro, leggermente inferiore rispetto ai 194,5 euro del 2021, con la spesa più elevata registrata nel Centro Italia (228,3 euro per abitante). I dettagli di questi dati sono disponibili sul sito del Catasto nazionale dei rifiuti (‘catasto-rifiuti.isprambiente.it’).

21 Dicembre 2023 ( modificato il 14 Maggio 2025 | 9:15 )
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