1:48 pm, 26 Ottobre 23 calendario

Sinfonia Viola, tra rischi e ricompense

Di: Alessandra Puzzo
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La Fiorentina vince a Napoli ed entra in piena zona Champions, confermando le proprie caratteristiche: bel gioco, tentativo di controllare sempre la partita, totale proiezione offensiva. A costo di esporsi, ma con l’obiettivo di essere propositivi in ogni istante. Una filosofia che per ora paga, oltre a divertire.
Il marchio di Italiano
Nell’ambito delle quote aggiornate presenti nei principali siti di scommesse e casino online, il successo della Fiorentina in casa dei campioni d’Italia in carica non era certo indicato tra le opzioni più prevedibili. Dopotutto, i valori sembravano ben diversi, e il Napoli pareva in ripresa, dopo due vittorie nette in campionato e la buona partita disputata contro il Real Madrid. Invece, la squadra di Vincenzo Italiano ha ribaltato attese e pronostici, intascando con assoluto merito i tre punti, grazie a un gioco spumeggiante che ha messo a nudo gli attuali limiti della compagine di Garcia.
Nel trionfo Viola si è visto con chiarezza il marchio del suo allenatore, portavoce di un’idea di calcio che rifiuta ogni forma di difensivismo, concentrandosi invece sul cercare di dominare l’avversario attraverso un costante pressing alto e una spinta perenne verso l’azione offensiva. A Firenze qualcuno storce il naso: la Fiorentina concede troppi gol, talvolta incappa in errori grossolani, subisce contropiedi a campo aperto anche in modo clamoroso. L’altra faccia della medaglia mostra però un’orchestra che si muove a tempo giusto con le idee del suo tecnico, sa essere spettacolare contro qualsiasi avversario, si getta in avanti senza paura e accetta tutti i rischi che ne derivano. Una strada perseguita sin dal primo istante in cui Italiano è approdato sulle rive dell’Arno, migliorata con l’ottima stagione 2022/23 comprensiva di due finali raggiunte, e ora giunta a un ulteriore step in termini di maturazione.
L’approdo all’età adulta
L’anno scorso la Fiorentina giocava nello stesso modo, ma appariva più fragile, soggetta a sbandamenti continui. Adesso si nota invece una squadra più solida, come se una sorta di ardore adolescenziale avesse lasciato il posto a una concezione ormai adulta dei propri pregi e delle proprie qualità. Certo, le oscillazioni restano, i momenti di blackout pure; forse è inevitabile, vista la tipologia tattica proposta. Ma partite come quella contro il Napoli proiettano i Viola verso una possibile nuova dimensione, dove in fondo nessun traguardo è precluso.
Difficile ipotizzare adesso dove Nico Gonzalez,, Bonaventura e gli altri leader del progetto potranno arrivare. Non mancheranno sicuramente altre pause, cadute, inciampi lungo la strada. Inoltre, perlomeno sulla carta, la rosa dei gigliati appare comunque inferiore rispetto, almeno, ad altre 4-5 squadre della Serie A. Ma il valore intrinseco dei giocatori non per forza deve determinare i risultati: ci sono altri fattori, come l’unità d’intenti, l’armonia corale, la convinzione, la spinta dell’ambiente. La Fiorentina entusiasma, fa disperare ma al contempo trascina i suoi tifosi. Giusto restare con i piedi per terra, senza però impedirsi anche di sognare, perché lì sta la vera bellezza del calcio e di tutto lo sport.
26 Ottobre 2023 ( modificato il 14 Maggio 2025 | 20:28 )
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