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Il cromlech di Stonehenge: tra storia e mistero

Di: Luigia Cornacchia
cromlech di stonehenge
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Tra le pianure del Wiltshire, nel sud dell’Inghilterra, si erge uno dei monumenti megalitici più iconici e affascinanti della storia: cromlech di Stonehenge, un cromlech che da secoli affascina archeologi, studiosi e viaggiatori. Questo enigmatico cerchio di pietre ha stimolato teorie sulle sue origini e sul suo scopo, spaziando dal culto religioso all’astronomia, dal druidismo ai rituali funerari. Nonostante i numerosi studi, il mistero che avvolge Stonehenge rimane in parte irrisolto, alimentando un continuo interesse scientifico e culturale.

Le origini preistoriche del cromlech di Stonehenge

Stonehenge fu costruito in più fasi tra il 3100 e il 1600 a.C., durante il Neolitico e l’Età del Bronzo. Le prime strutture erano semplici banchi circolari e fossati, all’interno dei quali vennero seppelliti resti umani. Solo successivamente furono erette le enormi pietre sarsen (di origine locale) e le pietre blu (provenienti dal Galles, a oltre 200 km di distanza).

Studi recenti condotti dal team della University College London (UCL) e pubblicati su Antiquity hanno confermato che molte delle pietre blu furono trasportate manualmente, rivelando un’organizzazione sociale complessa e altamente sviluppata.

Stonehenge forse un osservatorio astronomico preistorico?

Una delle ipotesi più accreditate suggerisce che Stonehenge fosse un calendario solare o un osservatorio astronomico. L’allineamento del sito con il solstizio d’estate e d’inverno è stato studiato sin dal XVIII secolo da William Stukeley, precursore dell’archeologia moderna.

Il celebre archeoastronomo Gerald Hawkins, nel suo libro Stonehenge Decoded (1965), propose che il cromlech fosse in grado di prevedere eclissi e cicli lunari, sfruttando la posizione delle pietre rispetto al sole e alla luna. Queste teorie hanno trovato conferme parziali grazie a modelli computerizzati moderni, anche se l’uso astronomico non esclude altre funzioni rituali o sociali.

Un centro cerimoniale e funerario

Secondo le ricerche dirette dall’archeologo Mike Parker Pearson dell’Università di Sheffield, Stonehenge potrebbe essere stato un centro cerimoniale legato al culto dei morti. Gli scavi hanno rivelato centinaia di sepolture cremate databili tra il 3000 e il 2500 a.C., rendendolo uno dei più antichi cimiteri monumentali d’Europa.

Non lontano da Stonehenge, sorge Durrington Walls, un altro sito neolitico che pare ospitasse i vivi, mentre Stonehenge era il luogo riservato ai defunti. Questa dicotomia tra mondo dei vivi e dei morti confermerebbe una struttura simbolica e spirituale altamente codificata.

Le connessioni con il mondo celtico e druidico

Nel corso dei secoli, Stonehenge è stato anche associato ai druidi, i sacerdoti dell’antica cultura celtica. Tuttavia, gli studi storici e archeologici smentiscono questa ipotesi: quando i druidi comparvero in Britannia, nel I secolo a.C., Stonehenge era già abbandonato da oltre un millennio.

Il legame con i druidi è piuttosto frutto della riscoperta romantica del sito in epoca moderna, soprattutto durante il Rinascimento e l’Ottocento, quando il cromlech divenne simbolo del mistero ancestrale delle isole britanniche.

Le più recenti scoperte archeologiche

Nel 2020, una scoperta sensazionale ha gettato nuova luce sul passato del sito: una serie di enormi pozzi circolari è stata rinvenuta attorno a Durrington Walls, creando un complesso ancora più vasto e articolato. Questo ha portato gli studiosi a ipotizzare l’esistenza di un “super cerchio” cerimoniale, con una progettazione ancora più sofisticata di quanto si pensasse.

Inoltre, la datazione al radiocarbonio delle ossa e dei resti ritrovati nel sito continua a fornire nuove informazioni sulle migrazioni e le interazioni culturali tra i popoli preistorici della Gran Bretagna e del continente europeo.

Un patrimonio mondiale sotto tutela

Stonehenge è stato riconosciuto nel 1986 come Patrimonio dell’Umanità UNESCO, insieme ad altri siti neolitici e del Bronzo nella regione. Ogni anno, milioni di visitatori si recano al sito, specialmente durante i solstizi, per celebrare il fascino eterno di questo monumento.

L’English Heritage, ente che gestisce il sito, si impegna costantemente a preservarne la struttura e a promuovere ricerche archeologiche avanzate, affinché il cromlech continui a svelare, un frammento alla volta, i suoi misteri più antichi.

2 Settembre 2025
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