3:49 pm, 22 Maggio 25 calendario

Alberto Stasi è innocente? Nuovi risvolti sul caso di Garlasco

Di: Luigia Cornacchia
alberto stasi andrea sempio
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Oggi dopo 18 anni, il caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco ha conosciuto un nuovo sviluppo significativo: l’identificazione di un’impronta palmare appartenente ad Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, trovata sulla scena del crimine. Parallelamente, sono emerse testimonianze riguardanti le cugine di Chiara, Stefania e Paola Cappa. Un testimone ha riferito di aver visto una giovane donna gettare un oggetto metallico, presumibilmente un attizzatoio, in un canale vicino a Tromello il giorno dell’omicidio. Le autorità hanno quindi effettuato perquisizioni e dragaggi nella zona, rinvenendo alcuni oggetti metallici, tra cui un bracciolo di sedia, ma non l’arma del delitto . Inoltre una testimone avrebbe dichiarato di aver visto Chiara Poggi litigare con una delle due cugine Cappa un giorno prima dell’omicidio.

L’impronta di Andrea Sempio: una scoperta tardiva

L’impronta in questione, rinvenuta sul pigiama di Chiara Poggi, era già presente nelle fotografie scattate nel 2007, ma non era stata attribuita a nessuno all’epoca. Solo recentemente, grazie a nuove analisi, è stato possibile identificarla come appartenente a Sempio. Questa scoperta ha portato la Procura di Pavia a riaprire le indagini e a indagare Sempio per omicidio in concorso.

Le implicazioni dell’impronta

andrea sempio impronte

La presenza dell’impronta di Sempio sulla scena del crimine solleva interrogativi sulla sua possibile partecipazione all’omicidio o sulla sua presenza nella villetta in un momento vicino al delitto. Tuttavia, è importante notare che l’impronta era già presente nelle fotografie del 2007, ma non era stata analizzata adeguatamente all’epoca.

Le reazioni delle parti coinvolte

La famiglia di Chiara Poggi ha espresso scetticismo riguardo a queste nuove rivelazioni, mentre la difesa di Alberto Stasi, condannato nel 2015 a 16 anni di reclusione per l’omicidio, considera questa scoperta come una possibile prova a favore della sua innocenza. Stasi ha sempre proclamato la sua innocenza e attualmente è in libertà condizionale.

Il delitto di Garlasco, avvenuto il 13 agosto 2007 con l’omicidio di Chiara Poggi, è uno dei casi di cronaca nera più discussi in Italia. A distanza di 18 anni, nuove indagini hanno riacceso l’interesse mediatico e giudiziario, portando alla luce piste investigative precedentemente trascurate.

Il delitto di Garlasco del 2007: cronologia dei fatti

Chiara Poggi, 26 anni, fu trovata morta nella sua villetta di via Pascoli a Garlasco dal fidanzato Alberto Stasi. Il corpo era sulle scale che conducevano alla cantina, con evidenti segni di violenza. L’arma del delitto non fu mai ritrovata, ma si ipotizzò l’uso di un oggetto contundente, come un attizzatoio da camino o un martello .

Il processo e la condanna di Alberto Stasi

Alberto Stasi, all’epoca 24enne, fu inizialmente indagato e successivamente assolto in primo grado. Tuttavia, dopo vari gradi di giudizio, nel 2015 la Cassazione lo condannò in via definitiva a 16 anni di reclusione per omicidio volontario. Le prove a suo carico includevano incongruenze nelle sue dichiarazioni e l’assenza di tracce biologiche compatibili con la sua versione dei fatti .

Gli aggiornamenti delle ultime ore sul caso di Chiara Poggi

Le nuove indagini potrebbero portare a una revisione del processo e, eventualmente, a nuove imputazioni. Tuttavia, al momento, non sono emerse prove definitive che possano scagionare Stasi o incriminare altri soggetti. La madre di Alberto Stasi ha espresso il desiderio di incontrare la madre di Chiara Poggi, Rita Preda, la quale ha definito “ipotesi stravaganti” le nuove piste seguite dai PM, sostenendo che “il condannato è Alberto Stasi” .  Il caso di Chiara Poggi continua a suscitare interesse e dibattito, rappresentando un esempio emblematico delle complessità e delle sfide del sistema giudiziario italiano.

22 Maggio 2025
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