8:12 am, 27 Ottobre 25 calendario

Il Canada chiede indietro 105 milioni di dollari a Stellantis

Di: Redazione Metrotoday
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Il governo canadese ha avviato un’azione legale contro Stellantis, chiedendo la restituzione di oltre 105 milioni di dollari canadesi ricevuti dall’azienda automobilistica per la riorganizzazione dei suoi stabilimenti in Ontario. La causa è scaturita dalla decisione di Stellantis di trasferire la produzione della Jeep Compass dallo stabilimento di Brampton, Ontario, all’Illinois, negli Stati Uniti. Questa mossa ha suscitato una reazione forte da parte delle autorità canadesi, che accusano Stellantis di aver violato gli accordi contrattuali stipulati in cambio dei fondi pubblici ricevuti.

Un investimento pubblico sotto accusa

Nel 2023 e nel 2024, il governo canadese ha erogato circa 105 milioni di dollari a Stellantis per modernizzare i suoi impianti di Brampton e Windsor, con l’obiettivo di sostenere la produzione di veicoli elettrici e mantenere posti di lavoro nell’industria automobilistica locale. Questi fondi facevano parte di un investimento complessivo di 529 milioni di dollari promesso da Ottawa per incentivare la transizione verso veicoli a basse emissioni e sostenere l’occupazione nel settore.

Tuttavia, la decisione di Stellantis di spostare la produzione della Jeep Compass negli Stati Uniti ha sollevato dubbi sulla validità degli impegni assunti dall’azienda. Il ministro delle Finanze canadese, François-Philippe Champagne, ha dichiarato che il governo intende far valere i diritti contrattuali e ha avvertito Stellantis che ogni violazione degli accordi sarà considerata un inadempimento. Anche la ministra dell’Industria, Mélanie Joly, ha sottolineato che l’azienda ha impegni “legalmente vincolanti” per mantenere la sua presenza in Canada, inclusa la produzione a Brampton.

Le reazioni politiche e sindacali

La vicenda ha suscitato reazioni anche a livello provinciale. Il premier dell’Ontario, Doug Ford, ha espresso la sua delusione per la decisione di Stellantis e ha annunciato che la provincia non fornirà ulteriori finanziamenti all’azienda fino a quando non saranno chiariti gli impegni presi. Ford ha sottolineato che la provincia ha già investito 55 milioni di dollari nello stabilimento di Windsor, ma non intende concedere altri fondi se non saranno rispettati gli accordi.

Anche i sindacati hanno reagito con preoccupazione. L’Unifor, il principale sindacato canadese dei lavoratori dell’industria automobilistica, ha denunciato la decisione di Stellantis come un tradimento degli impegni presi nei confronti dei lavoratori e delle comunità locali. Il sindacato ha chiesto al governo di adottare misure concrete per proteggere i posti di lavoro e garantire il rispetto degli accordi.

La situazione attuale mette in luce le sfide e le incertezze legate agli investimenti pubblici nel settore automobilistico. Da un lato, il governo canadese ha cercato di incentivare la transizione verso veicoli elettrici e sostenere l’occupazione locale attraverso incentivi finanziari. Dall’altro, le aziende come Stellantis hanno la libertà di riorganizzare la produzione in base alle proprie strategie commerciali, anche se ciò può comportare il trasferimento di attività in altri paesi.

La vicenda solleva anche interrogativi sulla capacità del governo canadese di far rispettare gli impegni assunti dalle aziende in cambio di fondi pubblici. Sebbene le autorità abbiano avviato azioni legali, rimane da vedere se riusciranno a recuperare i fondi investiti e a garantire il rispetto degli accordi.

Inoltre, la decisione di Stellantis di spostare la produzione negli Stati Uniti potrebbe avere implicazioni più ampie per l’industria automobilistica canadese. Se altre aziende dovessero seguire l’esempio di Stellantis, ciò potrebbe comportare una perdita significativa di posti di lavoro e una riduzione della capacità produttiva nel paese.

La controversia tra il governo canadese e Stellantis evidenzia le difficoltà nel bilanciare gli interessi pubblici e privati nel settore industriale. Mentre il governo cerca di proteggere gli investimenti pubblici e l’occupazione locale, le aziende perseguono strategie commerciali che possono comportare cambiamenti nella localizzazione della produzione.

La risoluzione di questa disputa avrà implicazioni non solo per le parti coinvolte, ma anche per il futuro dell’industria automobilistica in Canada e per le politiche di investimento pubblico nel settore.

27 Ottobre 2025 ( modificato il 26 Ottobre 2025 | 13:17 )
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