Beyoncé e Miley Cyrus: un bracciale come gesto d’amore
Nel mondo dello spettacolo, dove ogni mossa è studiata e ogni accessorio può diventare headline, accade che un semplice bracciale diventi simbolo di amicizia, rispetto e alleanza. È proprio questo il caso tra Beyoncé e Miley Cyrus – un legame che si materializza in un dono prezioso, più forte di qualunque dichiarazione di stile: un bracciale donato da Beyoncé che Miley porta sempre al polso.
In un’intervista concessa per la copertina di Vogue France (n. novembre 2025), Miley Cyrus ha svelato il significato del dono che ha ricevuto da Beyoncé. «She gave me a bracelet that I never take off», ha raccontato la cantante, «and trust me, I know how to use it when I need to. If someone tells me I was wrong or did this or that wrong, I say: “Well, you know what? It doesn’t matter. Beyoncé gave me this bracelet—look!”».
La scena, raccontata con un pizzico di ironia, svela però un’intenzione profonda: quel bracciale serve come promemoria, come talismano, come gesto di sostegno e fiducia reciproca.

Dietro a queste parole c’è molto: la collaborazione musicale fra Beyoncé e Miley per il singolo II Most Wanted, inclusa nell’album Cowboy Carter di Beyoncé, sancisce non solo un accordo artistico ma anche una storia personale. Le due artiste sono apparse insieme sul palco al “Stade de France” di Parigi nel giugno 2025, durante il tour di Beyoncé, in quello che è stato descritto come uno dei momenti più significativi dell’anno musicale. In quell’occasione Beyoncé presentò Miley come «la mia migliore amica» davanti al pubblico e all’ovazione.
In quel contesto, il regalo assume un significato più ampio: non più solo “oggetto di scena”, ma gesto d’affetto, padre di una nuova alleanza femminile.

Tradizionalmente, il gioiello femminile – in particolare bracciali, anelli, collane – era legato a codici d’amore romantico: fidanzamenti, ricorrenze, promesse. Oggi, seppure quei codici persistono, nuovi scenari emergono: il dono tra donne, l’oggetto come simbolo di amicizia, di mentorship, di solidarietà.
Nel caso di Beyoncé e Miley, il bracciale rappresenta una sorta di «passaggio del testimone», riconoscimento professionale e affettivo. Un messaggio che si rispecchia in trend emergenti: collaborazioni femminili, co-star al femminile che si sostengono a vicenda, gioielli identici o solidali che diventano sigilli di comunità.
Come evidenziato da esperti di moda e cultura pop, l’accessorio assume valore non solo per la sua fattura o marchio, ma per la storia che racconta. Il fatto che Miley lo porti sempre, lo menzioni nei momenti di tensione o critica – “Ehi, guarda… Beyoncé me lo ha regalato” – , lo trasforma in una sorta di “escape card” sociale: un richiamo alla sua alleanza, alla credibilità acquisita, alla presenza di una figura guida.

Il legame fra Beyoncé e Miley non è improvviso né superficiale: risale a più di un episodio. Nel 2008, in occasione del progetto benefico Artists Stand Up to Cancer, entrambe condividevano un palco e Miley, ancora in fase di crescita artistica, aveva già espresso pubblicamente ammirazione per Beyoncé come figura-modello.
Il bracciale, dunque, arriva dopo anni di osservazione, di passione, di evoluzione professionale di Miley, e dopo che Beyoncé aveva non solo invitato Miley a collaborare ma l’aveva riconosciuta come pari, come creativa. Questa maturazione reciproca consente oggi un gesto tanto simbolico quanto semplice.
La premiazione al Grammy per la collaborazione “II Most Wanted” ha ulteriormente rafforzato questo legame: un riconoscimento che non solo conta come trofeo, ma come testimonianza di viaggio condiviso. Il momento sul palco parigino ha segnato un punto di svolta: Miley che saluta Beyoncé come “regina”, Beyoncé che saluta Miley come “amica”.
Quel bracciale non è solo un accessorio sul polso. È la manifestazione di un cambiamento culturale: da competizione a collaborazione; da isolamento a alleanza; da rivalità femminile a mutuo supporto. Nell’epoca dei social media, dove ogni immagine è amplificata, un semplice oggetto può diventare manifesto.
Per l’industria musicale, per il mondo della moda, per i fan, questo significa che le “regole del gioiello” si espandono: non più solo romanticismo o status, ma storie di crescita personale, di comunità, di rete. Le artiste-madri possono incoraggiare le nuove generazioni; le collaborazioni possono generare legami reali. E in questo contesto, un bracciale diventa simbolo di sorellanza, di fiducia costruita.

La chiave sta nelle parole di Miley: “so how to use it when I need to”. Quel “quando” racchiude il lavoro, le critiche, la pressione del successo. Il bracciale diventa un monito: «Hai alle tue spalle Beyoncé», ma più ancora: «Hai scelto di essere qui, adesso». Ecco perché lo indossa senza toglierlo.
Non è una semplice “posseduta” del regalo: lo vive. È un pezzo di identità tangibile. Questo dono segna il passaggio da fan a collaboratrice, da admirer a pari, da ragazza che guardava da lontano a donna che cammina accanto.
La storia è ancora in evoluzione. Diventa interessante chiedersi: cosa farà Beyoncé, d’ora in avanti, di questo legame? Continueranno le collaborazioni? Vedremo una linea di gioielli condivisi? E Miley: quale sarà il prossimo passo di questa narrazione visiva-personale?
Intanto, il bracciale resta sul polso, non come vanità, ma come testimone. Un testimone che racconta che, in certi casi, il dono più potente non è quello che luccica, ma quello che lega.
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