“On the Road”: giovani e Forze dell’Ordine insieme per la sicurezza stradale

Nel cuore di una giornata segnata dal dolore per la perdita di tre Carabinieri a Castel d’Azzano, un raggio di speranza emerge grazie a un’iniziativa che unisce giovani e istituzioni nella promozione della sicurezza stradale. Al Viminale, è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Interno, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Associazione Ragazzi On the Road, dando il via alla sperimentazione nazionale del progetto “On the Road”.
Un progetto che nasce dal territorio
Fondato nel 2007 in provincia di Bergamo, “On the Road” è un’iniziativa educativa che coinvolge giovani over 16 in esperienze dirette accanto alle Forze dell’Ordine, alle Polizie Locali e agli operatori del NUE 112. L’obiettivo è promuovere la cultura della sicurezza stradale attraverso il metodo dell’educazione tra pari: ragazzi che educano altri ragazzi. In 18 anni di attività, il progetto ha coinvolto oltre 150 comunità italiane, in 12 province e 5 regioni, consolidando un modello educativo unico nel suo genere.
Con la firma del protocollo al Viminale, “On the Road” entra in una nuova fase: la sperimentazione nazionale in dieci aree pilota italiane. Giovani formati e assicurati affiancheranno le Forze dell’Ordine e gli operatori del soccorso, vivendo in prima persona le attività di prevenzione, controllo e soccorso su strada. Questa esperienza diretta mira a trasformare l’educazione civica in un percorso concreto, dove il rispetto delle regole diventa un valore condiviso.
Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha sottolineato come il progetto rappresenti una “scelta di responsabilità collettiva”, mentre il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha evidenziato l’importanza di “trasformare l’educazione civica in esperienza concreta”. Egidio Provenzi, presidente dell’Associazione Ragazzi On the Road, ha espresso gratitudine per la fiducia riposta nel progetto, evidenziando come, in giornate segnate dalla tragedia, l’iniziativa assuma un valore ancora più profondo: educare al rispetto della vita e del sacrificio di chi serve il Paese con coraggio e dedizione.
Un modello educativo innovativo
“On the Road” si distingue per il suo approccio innovativo all’educazione civica. Il metodo dell’educazione tra pari permette ai giovani di apprendere attraverso l’esperienza diretta, accorciando le distanze tra istituzioni e cittadini. Questo modello ha dimostrato di essere efficace nel promuovere una cultura della legalità e della responsabilità, contribuendo a ridurre la mortalità stradale e a sensibilizzare le nuove generazioni sui temi della sicurezza.
Il futuro del progetto
Con l’avvio della sperimentazione nazionale, “On the Road” ha l’opportunità di espandersi ulteriormente, coinvolgendo più giovani e comunità in tutta Italia. L’obiettivo è creare una rete di cittadini consapevoli e responsabili, capaci di contribuire attivamente alla sicurezza delle proprie comunità. Il progetto rappresenta un investimento concreto nella formazione delle nuove generazioni, con l’auspicio di raggiungere l’ambizioso obiettivo di “zero vittime” sulle strade italiane.
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