Mondiali 2026: ecco come funzionano i playoff

Le qualificazioni europee per i Mondiali 2026 sono ormai arrivate al momento decisivo: molte Nazionali sono certe del proprio destino, altre vivono giorni di attesa, e alcune — come San Marino — si ritrovano protagoniste inaspettate di combinazioni surreali. Nel mezzo c’è l’Italia, che quasi certamente giocherà i playoff per conquistare il sogno mondiale. Ma come funziona esattamente questa “ultima chance” europea? E quali scenari bizzarri possono emergere?
Il meccanismo playoff: 16 squadre, 4 posti
Il sistema delle qualificazioni prevede che dodici seconde classificate nei gironi europei accedano alla fase playoff insieme a quattro squadre ripescate dalla Nations League 2024–25 che non si sono qualificate nei gironi. In totale, dunque, 16 squadre lotteranno per aggiudicarsi gli ultimi quattro pass per il Mondiale.
– Le 16 squadre vengono suddivise in quattro percorsi (A, B, C, D), ognuno con una semifinale e una finale, entrambe in gara secca.
– Le squadre sono distribuite in quattro fasce, con le teste di serie che affronteranno le squadre “ripescate” dalla Nations a partire dalla semifinale.
– Le squadre meglio classificate nel ranking FIFA ospitano la semifinale (in casa). Per la finale, invece, sarà un sorteggio a decidere quale squadra giocherà in casa.
I vincitori dei quattro percorsi ottengono il pass per il Mondiale.
In altre parole: chi arriva secondo nel proprio girone ha ancora una speranza, ma il percorso è breve e senza margini d’errore.
Le date chiave da tenere a mente sono queste: sorteggio dei percorsi stabilito in novembre 2025; semifinali del 26 marzo 2026; finali del 31 marzo 2026.
Italia: tra incognite e avversari possibili
Per l’Italia, che per la terza edizione consecutiva non sembra poter puntare al primo posto nel girone, i playoff sono quasi un obbligo. E non è la prima volta: nelle qualificazioni per i Mondiali 2018, la Squadra Azzurra perse contro la Svezia; nel 2022 fu la Macedonia del Nord a tenere fuori l’Italia dall’evento iridato.
Grazie al ranking FIFA, l’Italia è destinata a essere testa di serie e giocherà la semifinale in casa. Eviterà così altre potenziali grandi favorite già in semifinale, ma dovrà fare i conti con incroci che potrebbero non essere facili. Le avversarie possibili sono tante: squadre provenienti dalle fasce inferiori o i ripescaggi della Nations. Una finale potrebbe vederla opposta a formazioni solide, magari non le più attese.
Questa formula introduce elementi di incertezza: la finalista sostenitrice del “fattore campo” sarà decisa a sorteggio, il che può ribaltare i valori attesi. E con sorteggi incrociati nei quattro percorsi, le sorprese non sono da escludere.
Il paradosso di San Marino: “vincere perdendo”
Mentre l’Italia si prepara all’assalto, San Marino vive uno dei casi più singolari della competizione. La piccola Repubblica del calcio europeo, già da tempo fuori dalla lotta diretta, si ritrova in una posizione bizzarra: potrebbe avere interesse a perdere, e con uno scarto ampio di gol, per “liberare” un posto utile nei ripescaggi della Nations League.
Ecco lo scenario: una delle squadre che precedono San Marino nella graduatoria delle “ripescate” è la Romania, inserita nel suo stesso girone. Se la Romania finisse seconda nel girone (o comunque in una posizione che la qualifichi tramite Nations League), toglierebbe un posto “ripescabile” che al momento spetterebbe a San Marino. Per questo motivo, la Repubblica del Titano in teoria trarrebbe vantaggio da una sconfitta pesante della Romania, che rimarrebbe così fuori dai playoff standard o limiterebbe il suo valore come “ripescata”.
In sostanza: San Marino, incapace di competere sul campo, si ritrova a “scommettere” contro se stessa. È un effetto paradossale generato dall’intreccio tra classifiche di qualificazione e meccanismi di ripescaggio basati sulla Nations League.
Per la piccola Nazionale, tutto questo è assai surreale: una squadra che negli ultimi match ha subito goleada può ritrovarsi a sperare in scarti maggiori per avanzare indirettamente.
Il sistema playoff europeo per i Mondiali introduce elementi di pathos, ma anche rischi di assurdità sportiva. Da un lato, offre una seconda chance a squadre capaci di tenere il passo pur senza dominare il girone; dall’altro, connette due competizioni (gironi + Nations) in modo che conflitti d’interessi e paradossi emergano.
L’Italia affronta questa fase con le armi del ranking e della tradizione, ma dovrà dimostrare concretezza e gestione della pressione in gara secca. Le sorprese nei playoff non sono rare — e la fascia “ripescaggi” può riservare match insidiosi.
Quanto a San Marino, il calcio internazionale sembra averle intessuto un destino paradossale: avversaria quasi “utile” proprio nella sua marginalità.
Tra sorteggi, incroci e strategie non convenzionali, i playoff europei dei Mondiali 2026 promettono una pagina di calcio ricca di tensione e sorprese. E per l’Italia, il primo passaggio è tornare a vincere sotto il tricolore e trasformare il “secondo posto” in occasione da non sbagliare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA