“Gite ad Auschwitz”: infuria la polemica

Scontro frontale tra Eugenia Roccella e Liliana Segre
Un acceso dibattito ha scosso la scena politica italiana dopo le dichiarazioni della ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, riguardo ai viaggi scolastici ad Auschwitz. Durante un convegno organizzato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), Roccella ha affermato che tali visite sono state utilizzate per associare l’antisemitismo esclusivamente al fascismo, distogliendo l’attenzione dalle sue manifestazioni contemporanee. Queste parole hanno suscitato una reazione immediata e veemente da parte della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta all’Olocausto.
La risposta di Liliana Segre
Liliana Segre ha dichiarato di “stentare a credere” che una ministra della Repubblica possa definire “gite” i viaggi ad Auschwitz, sottolineando che durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti, con la collaborazione dei fascisti italiani, hanno realizzato una “colossale industria della morte” per sterminare ebrei, rom e sinti. Ha aggiunto che la formazione delle nuove generazioni deve partire dalla conoscenza della storia, e che “la memoria della verità storica fa male solo a chi conserva scheletri negli armadi”.
La difesa della ministra Roccella
In risposta alle critiche, la ministra Roccella ha accusato la sinistra di strumentalizzare le sue dichiarazioni, affermando che “l’antisemitismo fa leggere la storia al contrario“. Ha precisato che i viaggi ad Auschwitz sono uno strumento fondamentale per trasmettere alle giovani generazioni la memoria dell’orrore del Novecento, ma ha anche sottolineato la necessità di affrontare l’antisemitismo che ancora oggi si manifesta in diverse forme. Ha concluso dichiarando la sua disponibilità a chiarire ulteriormente la questione in audizione presso la Commissione Segre.
Reazioni politiche
Le dichiarazioni della ministra hanno suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico italiano. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha chiesto a Giorgia Meloni di prendere le distanze dalle parole di Roccella, definendole “indecenti”. Anche Alleanza Verdi e Sinistra ha criticato le affermazioni della ministra, accusandola di voler riscrivere la storia e di sminuire l’importanza della memoria storica.
Il dibattito sollevato dalle dichiarazioni della ministra Roccella evidenzia la delicatezza del tema della memoria storica e dell’antisemitismo. Mentre è fondamentale ricordare e insegnare le atrocità del passato, è altrettanto importante riconoscere e combattere le manifestazioni di odio e intolleranza che persistono nel presente. La discussione in corso riflette la necessità di un confronto aperto e rispettoso su questi temi, per garantire che la memoria storica non venga mai dimenticata e che l’antisemitismo venga combattuto in tutte le sue forme.
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