7:17 pm, 12 Ottobre 25 calendario

Bruce Springsteen, tutto è partito da un pianoforte

Di: S.D.P.
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“So chi è lei” dice a Bruce Springsteen un venditore di auto . E lui, con confusa tristezza: “Beato lei che lo sa”. È in questo momento di buio che incrociamo la vita del Boss raccontata da  Scott Cooper nel bellissimo ‘ Bruce Springsteen: Liberami dal Nulla’, dal 23 in sala ,interpretato dall’ottimo Jeremy Allen White. Film che segue la realizzazione dell’album “Nebraska” di Bruce Springsteen del 1982, inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, album che segnò un momento di svolta nella sua vita , un album acustico puro e carico di dolore.

E tutto è partito da un pianoforte: “Mentre scrivevo la sceneggiatura mi è venuto in mente che la musica doveva venire dal film “La rabbìa giovane” e volevamo che fosse una musica sporca, imperfetta, scarna, un po’ come il ‘ Nebraska’ di Springsteen e allora siamo partiti da uno pianoforte stonato che mostra lo squilibrio nei suoi rapporti con gli altri” dice Scott che è riuscito a far mettere a nudo Springsteen come mai era successo in decenni  , ” puntando tutto sul suo album più doloroso in un momento critico della sua vita, in un momento di depressione  perché il suo successo lo spingeva a guardare indietro, a cercare di toccare il suo passato doloroso e questa è la ragione dell’ onesta totale di ‘ Nebraska’ e un’ occasione per parlare del suo rapporto con i genitori e con suo padre che era un uomo imprevedibile, violento , qualcosa che lo ha  lasciato deluso  a lungo, anche se lo ha sempre amato molto”.

E’ da qui che la luce del film si dipana. Da questo rapporto tutto parte e tutto ritorna nella storia dei momenti più tragici del Boss, quelli carichi di depressione. Come spiega il protagonista: “Bruce in questo periodo della sua vita ha grosse difficoltà a comunicare ma riesce a farlo solo attraverso l’ arte. In quel periodo della sua vita lui diceva che non aveva problemi a stare sul palco ma erano le altre 20 ore della giornata a creargli dei problemi. È questo momento particolare che il film racconta , girando per le vere location in cui Bruce fece delle performance iconiche fondamentali. Poi non è un documentario ma era importante permeare  il film di autenticità e Bruce ci ha prestato anche dei capi di abbigliamento diventati iconici. Poi Bruce rappresenta anche una certa idea dell’ America, un’America che non è quella senza mitologia , del resto anche questo film vuole raccontare Springsteen ma oltre la sua mitologia, oltre l’icona . Vuole raccontare un’anima persa che soffre per un trauma non risolto , un uomo che sta diventando una star ma dentro si sta sgretolando in una vita molto solitario. In questo senso il film è attuale perché è come se quell’album, attorno cui ruota tutto, l’avesse scritto oggi,  perché parla di un certo malessere anche morale e politico, di persone ai margini che non hanno nulla del sogno americano che non sono riusciti a vivere”.

Così l’attore che sulle voci di un’ eventuale sua candidatura all’Oscar dice: “Sono felice se questo aiuterà a far vedere il film ma io non mi voglio concentrare sull’Oscar, sono solo felice di aver fatto questo viaggio e sono felice di questo ruolo“.

 

12 Ottobre 2025
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