9:37 am, 12 Settembre 25 calendario

Liliana Resinovich e l’enigma della morte congelata

Di: Redazione Metrotoday
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Il caso di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa a Trieste il 14 dicembre 2021 e ritrovata senza vita il 5 gennaio 2022, ha scosso l’opinione pubblica italiana e internazionale. Inizialmente archiviato come suicidio, il caso ha preso una piega inaspettata grazie a una super perizia che ha ribaltato le ipotesi precedenti. La perizia ha escluso il suicidio, suggerendo invece un omicidio con soffocamento come causa della morte. Tuttavia, un elemento ha continuato a suscitare interesse: l’ipotesi che il corpo di Liliana sia stato congelato dopo la morte.

La super perizia e la nuova direzione delle indagini

La super perizia, affidata all’antropologa forense Cristina Cattaneo e ad altri esperti, ha analizzato in dettaglio le circostanze della morte di Liliana. I risultati hanno escluso l’ipotesi del suicidio, indicando che la donna è stata vittima di un’aggressione che ha portato al soffocamento. Tuttavia, la perizia non ha fornito elementi conclusivi riguardo all’ipotesi di congelamento del corpo.

L’ipotesi del congelamento

Nonostante la perizia non abbia confermato l’ipotesi del congelamento, alcuni aspetti del caso hanno continuato a sollevare dubbi. Il ritrovamento del corpo nel boschetto dell’ex ospedale psichiatrico di Trieste, in un periodo invernale caratterizzato da basse temperature, ha alimentato speculazioni. Alcuni esperti hanno suggerito che il corpo potesse essere stato congelato dopo la morte, al fine di ritardare il processo di decomposizione e confondere le indagini.

Gli esami negli Stati Uniti

Per approfondire l’ipotesi del congelamento, sono stati condotti esami in laboratori specializzati negli Stati Uniti. Questi test hanno cercato di identificare segni di congelamento nel corpo di Liliana, come la presenza di cristalli di ghiaccio nei tessuti o alterazioni nei processi di decomposizione. I risultati di questi esami sono stati attesi con grande interesse, poiché avrebbero potuto fornire risposte definitive riguardo a una delle ipotesi più inquietanti del caso.

Le reazioni della famiglia

La famiglia di Liliana, in particolare il fratello Sergio, ha espresso preoccupazione per la gestione iniziale del caso e per le ipotesi errate avanzate in precedenza. Il fratello ha dichiarato di essere determinato a scoprire la verità e ha criticato le autorità per non aver preso in considerazione fin dall’inizio la possibilità di un omicidio. La comunità di Trieste è rimasta scossa dalla vicenda, con molti cittadini che chiedono giustizia per Liliana e una risoluzione definitiva del caso.

Un mistero ancora da risolvere

Nonostante i progressi nelle indagini e le nuove perizie, il caso di Liliana Resinovich rimane avvolto nel mistero. L’ipotesi del congelamento, sebbene non confermata, continua a suscitare interrogativi. Le indagini sono in corso, e la speranza è che presto vengano forniti chiarimenti definitivi su una vicenda che ha scosso l’opinione pubblica e lasciato un vuoto incolmabile nella vita della famiglia Resinovich.

12 Settembre 2025
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