Infradito: l’estate sotto i piedi e i piccoli pericoli nascosti

Non tutte le calzature estive sono innocue come sembrano. Le infradito, comodissime in spiaggia o a casa, possono nascondere insidie che vanno dagli infortuni acuti a dolori cronici. Un viaggio tra biomeccanica, salute articolare e scelte intelligenti per i nostri piedi.
Comode sì, ma senza sostegno
La loro leggerezza e il profilo minimo fanno delle infradito un indumento estivo irrinunciabile. Tuttavia, priva di sostegno plantare e ammortizzazione, la struttura piatta e flessibile costringe il piede a piegarsi in modo innaturale ad ogni passo. Questo rischio è particolarmente alto nelle varianti più scadenti senza una suola adeguata o supporto dell’arco plantare.
L’insidioso “Flip-Flop Syndrome”
La natura delle infradito obbliga a contrarre le dita per tenerle ferme: un’azione inconscia che inizia con grip e finisce con affaticamento muscolare. Questo continuo sforzo è spesso responsabile dell’insorgere di patologie come la fascite plantare, infiammazione del tendine che collega il tallone alle dita. Nel tempo, la postura corporeo–calcaneare si altera, trasmettendo tensioni anche a caviglie, ginocchia, anche e colonna vertebrale.
Gait sbilanciato, postura compromessa
Con la biomeccanica distorta, il cammino diventa poco fluido: il tallone impatta il suolo senza ammortizzazione; l’allineamento del passo cambia; l’intero corpo reagisce modificando equilibrio e assetto. Ne deriva uno stress maggiore e diffuso, con ripercussioni su articolazioni e muscoli.
Rischi acuti e inevitabili
Le infradito lasciano il piede esposto: è facile farsi male calpestando oggetti appuntiti o scivolare su pavimenti bagnati. Le conseguenze possono andare da tagli superficiali fino a distorsioni o fratture. Inoltre, materiale poroso e contatto diretto con suoli contaminati possono favorire infezioni micotiche o batteriche, trascurate perché sembrano poco minacciose ma possono diventare difficili da trattare.
Moderazione e scelte intelligenti
Indossare infradito non è un peccato imperdonabile, ma farlo con saggezza è fondamentale. Limitate l’uso a momenti brevi e in ambienti sicuri: casa, spiaggia, spogliatoi, piscina. Prediligete modelli ergonomici, con suola ammortizzante, supporto plantare e cinturini robusti che stabilizzino meglio il piede. Le versioni “orthotic-friendly” sono una buona via di mezzo, poiché offrono equilibrio tra comfort e protezione.
Impatto oltre i piedi: un effetto domino
La catena muscolo-scheletrica non mente: un problema al piede si propaga. Ginocchia, anche e lombare subiscono il contraccolpo di una camminata scorretta. Le adolescenze sedentari o chi lavora in piedi per molte ore deve aggiungere comfort e tutela, non solo estetica estiva.
Infradito: in spiaggia sì, per esplorare a piedi no
Sono perfette sotto l’ombrellone, ideali per brevi tragitti. Per escursioni, lunghe passeggiate o contesti urbani impegnativi, è meglio optare per scarpe chiuse, sportive o sandali con struttura solida. Il buon senso suggerisce: proteggi i piedi se vuoi prolungarne la salute.
Le infradito sono un piccolo lusso estivo da usare con precauzione. Privilegiano libertà e leggerezza, ma a costo della stabilità e della salute a lungo termine. Sceglietele con criterio e equilibrio: il piede ti ringrazierà domani.
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