Omicidio Silvana Damato: i misteri di una vita spezzata

Dietro la morte dell’ex tabaccaia di Milano

Il ritrovamento del cadavere di Silvana Damato, 69 anni, ha scosso la comunità di Bruzzano, alla periferia di Milano.

La donna, ex tabaccaia presso la stazione di Milano Centrale, è stata trovata morta nella sua vasca da bagno, con il corpo rivolto all’insù e indossando solo indumenti estivi. La scena del delitto presenta elementi inquietanti: ecchimosi sul volto e un taglio sul collo da cui il sangue non è fuoriuscito, suggerendo un possibile omicidio piuttosto che un incidente.

Le indagini sono state avviate dalla Procura che ha aperto un fascicolo per omicidio, affidato alla pm Valentina Mondovì. Gli amici e conoscenti di Silvana, tra cui diversi pensionati che si ritrovano quotidianamente alla “Caffetteria Sun Strac”, sono stati interrogati. Silvana, descritta come una donna elegante e socievole, lasciava sempre la sua casa al sesto piano in bicicletta per unirsi ai suoi amici. Tuttavia, il 14 agosto, non vedendola arrivare, i suoi amici hanno deciso di controllare a casa sua.

Quando sono intervenuti i vigili del fuoco, l’appartamento era in perfetto ordine, ma la porta d’ingresso era chiusa dall’esterno e le chiavi risultavano scomparse.

La vita di Silvana, pur caratterizzata da rapporti familiari distanti, era attiva: era appassionata di musica e partecipava a una piattaforma di karaoke online, dove condivideva le sue performance.

Il mistero si infittisce quando si considera la sua recente relazione con un uomo conosciuto attraverso l’app di karaoke. Questo individuo è stato interrogato dagli investigatori, ma non sono emersi segni di lotta nell’appartamento, e l’osso ioide, che si rompe in caso di strangolamento, è rimasto intatto. La causa della morte rimane incerta: è stata uccisa, affogata o già priva di vita quando è stata collocata nella vasca? Gli esami tossicologici potrebbero fornire indizi cruciali, in particolare la presenza di acqua nei polmoni.

Le colleghe di Silvana, ancora in lutto, hanno espresso il loro dolore: «Abbiamo lavorato insieme per una vita e ci siamo preoccupate quando non ha risposto ai nostri messaggi». La comunità è in attesa di risposte, mentre le indagini proseguono per chiarire i dettagli di questa tragica vicenda.