La Vuelta supera il Giro d’Italia?

La Vuelta a España sembra guadagnare un’appeal maggiore rispetto al Giro d’Italia, suscitando interrogativi sul futuro della Corsa Rosa. Mentre i grandi nomi del ciclismo internazionale, come Tadej Pogačar e Primož Roglič, non parteciperanno quest’anno, il lotto di partenti è comunque ricco di campioni, tra cui Jonas Vingegaard, Joao Almeida e Juan Ayuso, che promettono un’edizione entusiasmante.
La sensazione è che la Vuelta, con la sua crescente visibilità e attrattiva, stia superando il Giro d’Italia nelle gerarchie delle corse a tappe mondiali. Sebbene il Giro abbia una storia affascinante e una forte identità, il suo appeal attuale è messo in discussione. La mancanza di copertura adeguata da parte dei media italiani, in particolare della Rai, contribuisce a questa percezione.
Ma come potrebbe il Giro d’Italia riconquistare la sua posizione? Una proposta audace potrebbe essere quella di concepire un “Giro dei grandi Giri”, un evento che unisca le salite e i tratti iconici del ciclismo italiano. Immaginate una corsa con il leggendario Cipressa e Poggio, un arrivo a Sanremo, una tappa che includa il Ghisallo e Montecampione, oltre a una cronometro a Lido di Camaiore e il passaggio a Laigueglia. Si potrebbero anche includere le Strade Bianche, il San Luca di Bologna, i Nove Colli e altre salite storiche come Oropa, Stelvio e Zoncolan.
Queste tappe storiche e paesaggistiche non solo onorerebbero il passato, ma darebbero nuova linfa alla Corsa Rosa. La programmazione mirata e una narrazione avvincente potrebbero elevare il prestigio del Giro, permettendo di proiettare il ciclismo italiano nel futuro con rinnovato vigore e autorevolezza.
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