1:59 am, 13 Agosto 25 calendario

Accordi prematrimoniali: la Cassazione ne riconosce la validità

Di: Camilla Locoratolo
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La Corte di Cassazione ha segnato un importante passo avanti nel diritto di famiglia, aprendo la strada agli accordi prematrimoniali con l’ordinanza n. 20415. Questa sentenza ha dichiarato lecito un accordo fra marito e moglie, stabilendo la validità di patti stipulati in caso di separazione.

La Corte ha considerato valido un accordo in cui il marito si impegna a restituire alla moglie il denaro speso da lei per le spese di ristrutturazione di una casa di sua proprietà. Questo pronunciamento rappresenta un significativo precedente giurisprudenziale riguardo ai patti stipulati durante il matrimonio in vista della separazione o del divorzio.

In termini giuridici, l’accordo è stato qualificato come un contratto atipico, finalizzato a tutelare interessi meritevoli di protezione, come stabilito dall’articolo 1322 del Codice civile. La Cassazione ha chiarito che la separazione non è intesa come causa dell’accordo, ma come evento che determina l’efficacia delle pattuizioni tra coniugi, come nel caso specifico dell’obbligazione di restituzione del denaro.

Questa sentenza, pubblicata il 21 luglio, sottolinea la legittimità degli accordi prematrimoniali e di quelli stipulati durante la vita coniugale, in caso di separazione o divorzio. Si supera, quindi, la visione paternalistica del matrimonio che fino ad ora ha dominato, concependo il matrimonio come un’istituzione di “ordine pubblico” che non permetteva ai coniugi di negoziare le condizioni della loro unione.

Il caso specifico riguarda una coppia di Mantova che si era separata nel 2019, la quale aveva redatto un accordo privato in cui il marito si impegnava a restituire alla moglie 146.400 euro, in cambio della rinuncia da parte di lei a beni come arredi e una imbarcazione.

Adriano Bordignon, presidente del Forum nazionale delle associazioni familiari, ha commentato che questa pronuncia segna un possibile cambio di rotta nella disciplina dei rapporti familiari, riconoscendo il matrimonio come un negozio giuridico, ma non necessariamente un contratto patrimoniale.

13 Agosto 2025
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