12 turisti muoiono per avvelenamento da alcolici contraffatti

A Sochi, in Russia, oltre dodici turisti hanno perso la vita a causa di avvelenamento da metanolo, dopo aver inconsapevolmente consumato alcolici contraffatti. La notizia, riportata da diverse fonti tra cui il Mirror, ha messo in allerta molti viaggiatori.
Tra le vittime si trovano Maxim Smetanin e sua moglie Darya, che avevano acquistato alcolici di contrabbando nel tentativo di assaporare una tipica grappa all’uva. Darya ha iniziato a sentirsi male durante il viaggio di ritorno, presentando sintomi devastanti come cecità e perdita di coscienza. Trasportata d’urgenza in ospedale, è deceduta poco dopo. Il marito, anch’egli colpito dalla stessa sorte, ha subito un collasso renale ed è entrato in coma, portando alla sua morte.
In un altro caso, tre membri di una famiglia di quattro persone hanno bevuto un cocktail mortale acquistato in un mercato locale. Inizialmente, pensavano si trattasse solo di una sbornia, ma la serata è degenerata in un incubo: entrambi hanno perso la capacità di stare in piedi e parlare, finendo in ospedale, dove solo uno di loro è sopravvissuto.
Il dramma non si ferma qui: un turista ha perso la vista e successivamente è deceduto per insufficienza renale dopo aver bevuto del finto Chacha, mentre altre due turiste sono morte dopo essere tornate a casa, anch’esse vittime di avvelenamento da metanolo.
Dopo l’intervento della Guardia Nazionale, sono stati arrestati due uomini, rispettivamente di 31 e 71 anni, accusati di aver distribuito alcolici contraffatti. La portavoce del Ministero degli Interni russo, Maggiore Generale Irina Volk, ha lanciato un avviso agli abitanti: è fondamentale non consumare “prodotti contenenti alcol di origine sconosciuta”. Attualmente sono in corso indagini per identificare il produttore degli alcolici letali e gli altri complici coinvolti nella vendita illegale.
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