12:14 pm, 9 Agosto 25 calendario

Caro ombrellone: 8,4 milioni di italiani costretti a rinunciare al mare

Di: Redazione Metrotoday
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La crisi del turismo balneare in Italia richiede un ripensamento del settore

Nel 2025, la crisi del turismo balneare in Italia ha raggiunto un punto critico, costringendo 8,4 milioni di italiani a rinunciare alle vacanze estive a causa di prezzi sempre più elevati. La segretaria generale di Consumerismo, Barbara Molinario, ha messo in luce questa problematica durante la trasmissione Agorà su Rai3, evidenziando che il 69% di coloro che rinunciano alle ferie lo fa per motivi economici.

Questo dato allarmante sottolinea la crescente difficoltà di accedere a un diritto fondamentale come il riposo e il benessere, che stanno diventando un lusso per pochi. Un simbolo emblematico di questa crisi è il caro ombrellone, con costi che in alcune località italiane possono raggiungere i 60-70 euro a persona per un’intera giornata in uno stabilimento balneare.

L’inflazione ha eroso il potere d’acquisto degli italiani, portandoli a optare per spiagge libere o a ridurre la durata delle loro vacanze. Non si tratta solo di prezzi elevati, ma anche della percezione del valore: i clienti sono meno inclini a pagare cifre elevate per servizi scadenti, spingendoli a cercare alternative più vantaggiose. Gli stabilimenti che offrono trasparenza nei prezzi e un buon servizio stanno attirando un gran numero di clienti, mentre quelli che non si adeguano devono interrogarsi sulle loro strategie.

Barbara Molinario ha esortato gli operatori del settore a rivedere le loro strategie, affermando che “le spiagge affollate dimostrano che le persone vogliono andare al mare, ma non trovano più conveniente il servizio offerto.” La chiave del successo per il settore turistico risiede nella capacità di innovare, differenziare l’offerta e puntare su qualità, sostenibilità e inclusività.

Luigi Gabriele, presidente di Consumerismo, ha lanciato un allarme agli operatori del turismo balneare, avvertendo che “prezzi alti e servizi scadenti stanno allontanando gli italiani dal mare.” La classe media, un tempo in grado di concedersi due settimane di vacanza al mare, ora si trova a fronteggiare un carovita insostenibile.

Gabriele ha anche evidenziato l’importanza di modelli virtuosi come quello della Riviera Romagnola, dove è possibile garantire un ottimo rapporto qualità-prezzo, con servizi di alto livello e un’accoglienza autentica. È lì che gli operatori del turismo dovrebbero guardare per imparare a costruire un’offerta attrattiva e accessibile.

Il messaggio è chiaro: non manca la voglia di vacanza, ma la possibilità concreta di godersela. La crisi del turismo balneare richiede un ripensamento radicale su come accogliere e valorizzare il cliente. Il consumatore del 2025 cerca esperienze accessibili, trasparenti e di qualità.

Se il settore saprà cogliere questa sfida, potrà tornare a crescere, senza contare solo sulla nostalgia.

9 Agosto 2025 ( modificato il 11 Agosto 2025 | 12:18 )
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