11:49 am, 27 Luglio 25 calendario

Scoppia il caso Epstein con 100 nomi sulla graticola

Di: Redazione Metrotoday
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Il caso di Jeffrey Epstein continua a generare scalpore e tensioni politiche, con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha recentemente esortato i giornalisti a concentrarsi su Bill Clinton anziché su di lui. Questo messaggio, inviato durante un viaggio privato in Scozia, riflette la strategia della Casa Bianca per distogliere l’attenzione dagli sviluppi del caso Epstein.

Negli ultimi giorni, si sono susseguiti colpi di scena significativi. Uno dei più eclatanti è emerso dalla rivelazione di un messaggio di auguri scritto da Bill Clinton nel 2003 per Epstein, pubblicato dal Wall Street Journal. Questo documento ha sollevato interrogativi sul “libro di auguri” contenente messaggi di personalità di spicco, tra cui investitori come Leon Black e Les Wexner. Anche Trump, pur negando di aver scritto lettere con contenuti sessuali, ha promesso di rivelare la controversa “lista” di nomi, una promessa contrastata dal suo ministro della Giustizia, che ha affermato la sua inesistenza.

Con il passare del tempo, cresce l’ipotesi che i Repubblicani possano rivelare i nomi degli amici di Epstein, puntando principalmente su figure di spicco del partito Democratico come Clinton e alcuni finanziatori progressisti. Questo tentativo sembra voler spostare l’attenzione da Trump, il quale appare sempre più nervoso secondo le analisi dei media.

La situazione si è ulteriormente complicata con le recenti dichiarazioni di Ghislaine Maxwell, ex socia di Epstein condannata a vent’anni di carcere, che ha collaborato con i funzionari del Dipartimento di Giustizia, menzionando nomi di “cento persone” legate a Epstein. Anche se ha ricevuto un’immunità temporanea per rivelare la verità, non è chiaro quali informazioni abbia fornito e se queste possano coinvolgere Trump.

Il Congresso è pronto ad ascoltare Maxwell, bypassando il Dipartimento di Giustizia, ma non è evidente se lei accetterà di testimoniare, considerando l’interesse dei Democratici di esplorare il ruolo di Trump nel caso. Alcuni temono che Maxwell possa testimoniare a favore di Trump in cambio di una grazia, una possibilità che il presidente ha minimizzato dicendo che non è il momento di parlare di perdoni.

Il nome di Clinton è destinato a tornare spesso sotto i riflettori, data la sua connessione con Epstein e le sue frequentazioni nelle sue proprietà. La questione centrale rimane se esistano prove video che possano compromettere ulteriormente la sua posizione, così come quella di Trump.

Il governatore della California, Gavin Newsom, ha intensificato le pressioni affinché vengano resi pubblici i file di Epstein, guadagnandosi anche il supporto di parte della base trumpiana. Questo clima di sospetto e complottismo ha portato a una strana alleanza tra Democratici e alcuni sostenitori di Trump, a fronte dell’inasprirsi della battaglia politica attorno ai nomi coinvolti nel caso.

Infine, il Wall Street Journal ha rivelato che il procuratore generale Pam Bondi aveva informato Trump che il suo nome era presente “numerose volte” nei file di Epstein, creando interrogativi su quale fosse il suo coinvolgimento. L’avvocato di Maxwell ha affermato che la sua assistita ha risposto a tutte le domande, ma senza fornire dettagli. Resta da vedere quale verità emergerà da questo intricato caso e se Trump ne uscirà indenne.

27 Luglio 2025
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