2:21 pm, 27 Luglio 25 calendario

Scandalo su Telegram: lotta per i diritti delle donne in Cina per la diffusione di foto intime

Di: Redazione Metrotoday
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In Cina, un grave scandalo ha scosso la società dopo che migliaia di uomini hanno condiviso foto e video intimi delle loro fidanzate o ex mogli senza il loro consenso sull’app di messaggistica Telegram. Questo caso ha generato un’ondata di proteste e ha acceso un dibattito acceso sui diritti delle donne nel Paese.

La questione è emersa quando una donna ha scoperto che delle immagini scattate a sua insaputa erano state diffuse in un forum di Telegram, raggiungendo oltre 100.000 utenti, per lo più uomini. Il quotidiano statale Southern Daily ha portato alla luce questa grave violazione della privacy, rivelando la diffusione capillare del fenomeno.

In un contesto in cui la pornografia è illegale e le riprese segrete sono vietate, la protezione dei diritti delle donne in Cina rimane una questione critica. Nonostante la repressione delle autorità, che hanno arrestato centinaia di persone nel 2022 per reati legati alla sorveglianza clandestina, la situazione attuale evidenzia un atteggiamento restrittivo nei confronti delle donne.

La condivisione di contenuti sensibili ha suscitato indignazione online. Molte donne hanno condiviso le proprie esperienze di essere state filmate o fotografate senza consenso, generando un hashtag che ha guadagnato oltre 230 milioni di visualizzazioni su Weibo. L’utente su Red Note ha dichiarato: “Non siamo contenuti da caricare e visualizzare a caso. Non possiamo più rimanere in silenzio. La prossima potrei essere io.

Il gruppo Telegram più noto per tali attività, denominato “Mask Park”, è stato chiuso, ma rimangono attivi altri gruppi simili. Telegram ha affermato che la condivisione di pornografia non consensuale è vietata e che i moderatori lavorano costantemente per rimuovere contenuti dannosi. Tuttavia, questo incidente è stato paragonato al caso Nth Room in Corea del Sud, in cui un uomo ha ricattato donne inducendole a girare video espliciti.

La repressione dell’attivismo femminista in Cina ha reso difficile per le donne denunciare tali abusi. L’attivista Sophia Huang Xueqin, simbolo del movimento, è stata condannata a cinque anni di carcere per “incitamento alla sovversione del potere statale”.

27 Luglio 2025
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