Conflitto ideologico sui contraccettivi tra Francia e Usa

Una nuova e inaspettata tensione tra Francia e Stati Uniti si sta sviluppando, non attraverso dazi o sanzioni, ma con una controversia riguardante i contraccettivi. Questo conflitto, che potrebbe sembrare paradossale, mette in luce un profondo scontro ideologico con potenziali conseguenze drammatiche per migliaia di donne nei paesi in via di sviluppo.
La scintilla di questa disputa è stata accesa dai Verdi francesi, guidati dalla segretaria nazionale Marine Tondelier, che sabato hanno inviato una lettera aperta al presidente Emmanuel Macron. L’oggetto della missiva è un appello urgente per impedire che la Francia diventi complice della distruzione di un ingente carico di contraccettivi femminili pianificata dagli Stati Uniti.
Al centro del contendere c’è un valore di 9,7 milioni di dollari in impianti e spirali (IUD), attualmente conservati in Belgio e destinati a programmi di aiuto internazionale gestiti dall’USAID (l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale). Tuttavia, a seguito della cancellazione di questi programmi da parte dell’amministrazione Trump, il destino di questi dispositivi medici sembra essere l’inceneritore, con la Francia indicata come possibile luogo di distruzione finale.
I Verdi hanno definito la decisione americana “un affronto ai principi fondamentali di solidarietà, salute pubblica e diritti sessuali e riproduttivi”. La richiesta a Macron è chiara e articolata: intervenire urgentemente, collaborare con la Commissione Europea per chiedere la sospensione della distruzione, sostenere le organizzazioni umanitarie pronte a ridistribuire i contraccettivi e affermare una posizione ferma contro politiche che compromettono la salute e l’autodeterminazione delle donne.
Questa vicenda non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto internazionale preoccupante. L’amministrazione Trump ha drasticamente ridotto le politiche di aiuto internazionale, con un taglio di circa 9 miliardi di dollari approvato dal Congresso e l’assorbimento dell’USAID nel Dipartimento di Stato, portando alla cancellazione di numerosi programmi di pianificazione familiare.
Adesso, la Francia si trova di fronte a una scelta cruciale: voltarsi dall’altra parte e permettere che sul proprio suolo vengano distrutti aiuti vitali, oppure difendere i diritti riproduttivi e opporsi alla linea politica di un alleato storico.
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