8:15 pm, 25 Luglio 25 calendario

Un segreto nell’inguine dell’Uomo vitruviano

Di: Redazione Metrotoday
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L’Uomo Vitruviano, uno dei disegni più iconici di Leonardo da Vinci realizzato nel 1490, continua a suscitare interrogativi e misteri anche dopo oltre 500 anni.

Per ultimo, il ricercatore Rory Mac Sweeney del Trinity College di Dublino ha scoperto un dettaglio nascosto che potrebbe fornire nuove informazioni sulla sofisticata comprensione geometrica di Leonardo. Nello specifico, nell’inguine della figura è presente un triangolo equilatero, un elemento che potrebbe svelare il motivo delle specifiche proporzioni scelte per braccia e gambe.

Secondo lo studio di Mac Sweeney, pubblicato nel Journal of Mathematics and the Arts, Leonardo da Vinci potrebbe aver utilizzato un rapporto matematico che è stato formalmente riconosciuto dalla scienza moderna solo nel XIX secolo. Questo potrebbe significare che il genio rinascimentale aveva già intuizioni avanzate nel campo della geometria.

Il cerchio e il quadrato di Leonardo

L’Uomo Vitruviano si ispira agli scritti dell’architetto romano Vitruvio, il quale sosteneva che il corpo umano ideale dovesse essere racchiuso in un cerchio e in un quadrato. Nel suo celebre disegno, da Vinci utilizza il quadrato per rappresentare una posizione con braccia aperte e gambe chiuse, mentre il cerchio racchiude una postura in cui le braccia sono sollevate e le gambe divaricate.

Il mistero del triangolo equilatero

Fino ad oggi, si pensava che le proporzioni dell’Uomo Vitruviano fossero basate sulla teoria della sezione aurea, ma le misure non coincidono perfettamente. Mac Sweeney suggerisce che l’indizio chiave si trova negli appunti di Leonardo: “Se apri le gambe e sollevi le mani in modo che le dita tocchino la sommità della testa, lo spazio tra le gambe formerà un triangolo equilatero”.

Il rapporto tetraedrico

Dopo aver effettuato i calcoli, Mac Sweeney ha scoperto che la distanza tra i piedi e l’altezza dell’ombelico presenta un rapporto di circa 1,64 a 1,65. Questo valore è sorprendentemente vicino al rapporto tetraedrico di 1,633, una relazione matematica definita nel 1917, utilizzata per ottimizzare l’organizzazione spaziale. Ad esempio, quando quattro sfere sono disposte in modo da formare una piramide, il rapporto tra la loro altezza e la base è di 1,633. Questo stesso rapporto è applicato anche in odontoiatria, dove viene usato per determinare il posizionamento ottimale della mandibola.

Mac Sweeney conclude affermando che se il rapporto tetraedrico si ripete in tutto il corpo umano, è segno che “l’anatomia umana si è evoluta secondo principi geometrici che governano l’organizzazione spaziale ottimale nell’universo“. Leonardo da Vinci, quindi, potrebbe aver scoperto e identificato principi geometrici riconosciuti dalla scienza contemporanea mentre creava l’Uomo Vitruviano, intuendo così verità fondamentali sulla natura matematica della realtà.

25 Luglio 2025
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