Il mistero di 3I/ATLAS: oggetto interstellare o una tecnologia aliena?

Il misterioso oggetto interstellare 3I/ATLAS ha catturato l’attenzione della comunità scientifica per le sue caratteristiche insolite. Scoperto poche settimane fa, 3I/ATLAS presenta un’orbita retrograda quasi allineata all’eclittica, dimensioni peculiari di circa 20 km di diametro e assenza di gas cometari. Inoltre, ha effettuato un passaggio straordinariamente ravvicinato a Marte, Venere e Giove, rendendolo un visitatore celeste davvero unico.
Avi Loeb, fisico teorico e già presidente del dipartimento di astronomia di Harvard, ha sollevato una provocatoria ipotesi: 3I/ATLAS potrebbe non essere un oggetto naturale, ma una sonda artificiale inviata da una civiltà extraterrestre. Loeb, attualmente a capo del Galileo Project, ha cofirmato un documento con Adam Hibberd e Adam Crowl in cui esplora questa possibilità.
Sebbene l’idea possa sembrare improbabile, è importante prenderla sul serio. Loeb è un eminente scienziato, membro del Presidential Council of Advisors on Science and Technology e della National Academy of Sciences negli Stati Uniti. Non sostiene che 3I/ATLAS sia certamente di origine aliena, ma ritiene che valga la pena esplorare l’ipotesi, poiché le sue implicazioni sarebbero esistenziali per l’umanità.
La reazione della comunità scientifica è stata mista: alcuni scienziati accusano Loeb di sensazionalismo, ricordando il caso di Oumuamua, mentre altri riconoscono che questa è almeno una “esercitazione pedagogica” utile per sviluppare strumenti e protocolli in vista della scoperta di molti altri oggetti interstellari da parte del telescopio Vera Rubin nei prossimi anni.
Il riferimento di Loeb alla “dark forest hypothesis” — l’idea che civiltà aliene evitino di farsi notare per timore di essere distrutte — proviene dalla narrativa fantascientifica, ma serve a stimolare il pensiero critico. Anche se l’ipotesi extraterrestre è considerata improbabile, non può essere esclusa a priori. Come sottolinea Loeb, ignorare la possibilità di una tecnologia aliena non è un segno di intelligenza.
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