8:00 pm, 25 Luglio 25 calendario

Carne coltivata: scienziati a confronto su sicurezza, etica e futuro del settore alimentare

Di: Redazione Metrotoday
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Il convegno “Carne Coltivata, discutiamone” ha messo in luce le controversie legate alla legge italiana che vieta la produzione di carne coltivata. Moderato dalla direttrice di Agi, Rita Lofano, l’evento ha visto il confronto tra Benedetto Della Vedova, deputato di Più Europa e sostenitore della carne coltivata, e Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, contrario a questa innovazione.

Della Vedova ha espresso forti critiche al divieto, sottolineando che l’assenza di carne coltivata in Europa non giustifica il blocco della ricerca scientifica. Ha affermato: “Vietare la carne coltivata significa negare la libertà di ricerca e penalizzare le imprese italiane, impedendo loro di rimanere all’avanguardia in un settore in crescita“. Ha anche sottolineato l’importanza di affrontare le sfide climatiche legate al consumo di proteine animali.

Prandini, dal canto suo, ha adottato un approccio costruttivo, evidenziando l’importanza di discutere le opportunità per le nuove generazioni senza tornare al passato. Ha aperto il dibattito sull’impatto ecologico della carne coltivata rispetto a quella proveniente da allevamenti tradizionali.

Analisi scientifica e sostenibilità

Alessandro Bertero, professore di biologia molecolare all’Università di Torino, ha spiegato che la carne coltivata viene prodotta attraverso un processo simile alla fermentazione, senza l’uso di antibiotici, e può avere un impatto ambientale ridotto fino al 90% rispetto alla carne bovina. Tuttavia, Felice Adinolfi, professore di economia e politica agricola all’Università di Bologna, ha messo in guardia: “Le emissioni di carbonio associate alla carne coltivata non sono necessariamente inferiori a quelle della carne bovina, e la promessa di un alimento più sostenibile è ancora incerta”.

Sicurezza alimentare e proteine alternative

Luciana Rossi, professoressa di nutrizione animale presso l’Università di Milano, ha sottolineato che la carne coltivata potrebbe diventare una valida alternativa per soddisfare l’aumento della domanda di proteine a livello globale, specialmente in un contesto in cui le terre agricole sono limitate. Ha affermato: “Le proteine alternative, che includono alghe, funghi e insetti, potrebbero coesistere con la carne coltivata e tradizionale”.

Giuseppe Campanile, professore di zootecnia speciale all’Università di Napoli, ha difeso l’allevamento tradizionale, evidenziando il suo ruolo nel mantenimento della biodiversità. Ha sollevato interrogativi etici riguardo alla produzione di carne, suggerendo che il valore etico di un animale non dovrebbe essere determinato solo dalla sua dimensione.

Il convegno ha messo in evidenza la necessità di un dialogo aperto e razionale su carne coltivata e alternative proteiche, in un momento in cui il settore alimentare è chiamato a rispondere a sfide ambientali e di sicurezza alimentare. La sintesi tra innovazione e tradizione potrebbe essere la chiave per affrontare il futuro dell’alimentazione.

25 Luglio 2025
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