Il rifiuto di Usa e Italia alle modifiche al Regolamento Sanitario e le critiche di Bassetti

Ieri gli Stati Uniti e l’Italia hanno rifiutato di firmare le modifiche vincolanti apportate nel 2024 al Regolamento sanitario dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Secondo la Casa Bianca, le nuove norme sulla gestione delle pandemie violano la sovranità statunitense. Anche Roma ha espresso il suo disaccordo, come evidenziato in una lettera del ministro della Salute, Orazio Schillaci, indirizzata al direttore generale dell’Oms, Tedros Ghebreyesus.
Le modifiche al Regolamento sanitario internazionale introducono il concetto di “urgenza pandemica” e mirano a garantire “maggiore solidarietà ed equità” tra i Paesi membri dell’Oms. L’amministrazione Trump ha sottolineato che tali emendamenti potrebbero interferire in modo “ingiustificato” con il diritto nazionale di ciascun Paese di definire le proprie politiche sanitarie. Il ministro della Salute statunitense, Robert Kennedy Jr., e il segretario di Stato, Marco Rubio, hanno affermato che gli emendamenti rischiano di compromettere la libertà di azione del governo statunitense in ambito sanitario.
L’Italia sceglie di allinearsi agli Stati Uniti
L’Italia ha seguito la posizione degli Stati Uniti, rifiutando gli emendamenti che avrebbero creato un quadro giuridicamente vincolante per rispondere alle emergenze sanitarie. Nella lettera, Schillaci ha notificato formalmente il rifiuto italiano a tutti gli emendamenti adottati dalla 77ª Assemblea Mondiale della Salute, sottolineando l’importanza di mantenere la sovranità nazionale nelle decisioni sanitarie.
Durante la 77ª Assemblea Mondiale della Salute, tenutasi a Ginevra dal 27 maggio al 1 giugno 2024, i Paesi membri hanno adottato emendamenti per affrontare le emergenze di salute pubblica, introducendo il concetto di “emergenza pandemica” e promuovendo la solidarietà tra i membri.
Critiche alla decisione italiana
L’infettivologo Matteo Bassetti ha criticato su Tgcom24 la decisione dell’Italia di non firmare le modifiche, affermando che l’approccio politico rischia di isolare il Paese dalla comunità europea. Bassetti ha sottolineato la necessità di decisioni basate su ragioni scientifiche piuttosto che politiche, avvertendo che il rifiuto degli emendamenti potrebbe avere ripercussioni negative sulla certificazione delle vaccinazioni italiane all’estero, limitando i viaggi per i cittadini.
L’infettivologo ha esortato a riconsiderare la decisione, sottolineando l’importanza di un approccio unito in Europa per affrontare le sfide sanitarie globali, specialmente alla luce delle esperienze vissute durante la pandemia di Covid-19.
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