Sam Altman: l’ascesa nel cuore di Trump dopo Musk e il futuro dell’intelligenza artificiale

L’amministratore delegato di OpenAI, Sam Altman, ha saputo cambiare le sorti della sua carriera nel mondo della tecnologia, guadagnandosi un posto nel cuore di Donald Trump, soprattutto dopo la rottura tra il presidente e Elon Musk. Due settimane fa, Altman si è presentato al golf club di Trump nel New Jersey, indossando un elegante abito e un sorriso contagioso. Durante un incontro privato, Trump ha descritto Altman come “un uomo davvero brillante“, esprimendo il suo ottimismo riguardo all’intelligenza artificiale.
L’evoluzione del rapporto tra Trump e Altman è stata sorprendente. Dopo una freddezza iniziale, Altman ha saputo capitalizzare l’assenza di Musk, il co-fondatore di OpenAI, dal cerchio ristretto di Trump. Con il supporto di Trump, Altman ha avviato importanti accordi per lo sviluppo di infrastrutture di intelligenza artificiale, sfruttando il momento per ottenere maggiore influenza sulla regolamentazione dell’IA.
Il 4 luglio, Altman ha annunciato il suo distacco dal Partito Democratico, lamentando un allontanamento dai suoi valori di libertà e progresso. Questo ha coinciso con il crollo della sua alleanza con Musk, che aveva criticato aspramente le politiche di Trump. Adesso, Altman si trova in una posizione strategica per influenzare le politiche governative sull’intelligenza artificiale, un campo cruciale che tocca vari settori, dai contratti di difesa alla politica energetica.
La sua transizione politica ha sorpreso molti, considerando che in passato Altman aveva descritto Trump come una minaccia per l’America. Tuttavia, le sue recenti critiche alla gestione economica dell’amministrazione Biden lo hanno spinto a riconsiderare le sue alleanze politiche. Con il recente contratto da 200 milioni di dollari con il Pentagono, OpenAI sta guadagnando visibilità e potere, mentre Trump si prepara a rivelare il suo piano per l’intelligenza artificiale entro la fine del mese.
La Casa Bianca sta attualmente valutando l’uso di terreni federali per supportare la creazione di data center necessari per l’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale. “Credo nel tecnocapitalismo,” ha dichiarato Altman, evidenziando la sua nuova visione economica e il desiderio di incoraggiare la prosperità attraverso la scienza e la tecnologia.
Con queste dinamiche in atto, il futuro di Altman nel panorama politico e tecnologico diventa sempre più affascinante, e il golf club di Trump potrebbe rivelarsi il palcoscenico perfetto per la sua nuova avventura.
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