Sgarbi prosciolto: “Insegnanti ignoranti come capre” non costituiscono diffamazione

Il 25 maggio 2023, durante una gita scolastica a Ferrara, una docente di una scuola di Pescara ha scelto di non far visitare alla sua classe una mostra sul Rinascimento curata dal noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, giustificando la sua decisione con l’impegno di un programma già stabilito. La reazione di Sgarbi è stata fulminea e polemica, definendo gli insegnanti “incapaci” e “ignoranti come capre”, con l’ulteriore minaccia di segnalarla al ministro Valditara.
Questo scambio acceso è stato immortalato in un video, poi pubblicato sui canali social di Sgarbi, che ha portato a una denuncia per diffamazione nei suoi confronti.
Il processo e la decisione del giudice
Secondo quanto riportato da Cronache Maceratesi, il caso è giunto al tribunale di Macerata, dove Sgarbi è stato prosciolto. Il giudice ha stabilito che le affermazioni del critico rientravano nel reato di ingiuria, depenalizzato nel 2016, e non nella diffamazione aggravata. Questa decisione è stata presa durante l’udienza predibattimentale, accogliendo le argomentazioni della difesa riguardo alla natura del video e alle modalità di pubblicazione. Sebbene l’insegnante si fosse costituita parte civile, il filmato è stato successivamente rimosso da internet.
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