Israele Bombarda la Siria: raid a sostegno dei drusi, colpito palazzo presidenziale a Damasco

Nuovi raid aerei israeliani hanno colpito la Siria, con il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, che ha anticipato un’intensificazione dei bombardamenti se le forze siriane non si fossero ritirate dalla città di Sweida, a maggioranza drusa. Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno affermato di aver “colpito un obiettivo militare nell’area del palazzo presidenziale del regime siriano a Damasco“, confermando anche l’attacco al quartier generale delle forze armate siriane.
Testimoni oculari hanno riportato esplosioni all’interno del complesso presidenziale, seguito da fumi che si alzavano dal sito. Katz ha condiviso un video su X che mostra una conduttrice della televisione siriana sorpresa dall’attacco israeliano, dichiarando: “I colpi più duri sono iniziati”.
Il premier Benjamin Netanyahu ha giustificato i raid, affermando: “Stiamo operando per salvare i nostri fratelli drusi”, invitando i drusi israeliani a non oltrepassare il confine con la Siria, dopo che alcuni membri della comunità hanno già fatto il passo.
In relazione agli eventi a Sweida, le IDF hanno attaccato anche l’aeroporto di Thaala e hanno inviato rinforzi al confine. Katz ha avvertito che “il regime siriano deve lasciare in pace i drusi a Sweida” e ha promesso che Israele non abbandonerà la comunità drusa in Siria, implementando una politica di smilitarizzazione.
Il bilancio degli scontri settari a Sweida ha raggiunto almeno 248 morti, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Tra le vittime ci sono 92 membri della minoranza drusa, di cui 28 civili, e 21 sono stati “uccisi in esecuzioni sommarie dalle forze governative”. Allo stesso tempo, le forze di sicurezza siriane e i combattenti beduini alleati hanno subito perdite significative.
L’Unione Europea ha espresso preoccupazione per la situazione a Sweida, esortando tutte le parti a concordare un cessate il fuoco e a proteggere i civili. Anche gli Stati Uniti hanno condannato la violenza contro i civili e hanno chiesto un dialogo significativo per un cessate il fuoco duraturo.
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