Emergenza carceraria: Il COA di Bologna dona ventilatori ai detenuti

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna ha accolto con favore le recenti dichiarazioni del Presidente della Repubblica riguardo all'”inaccettabile sovraffollamento” e all’ “irrefrenabile aumento dei suicidi” nelle carceri italiane, definendo questa situazione un’urgente emergenza sociale. La richiesta di interventi immediati per garantire che la pena rispetti i principi di umanità e rieducazione è oggi più che mai necessaria.
Nel carcere di Bologna, il sovraffollamento ha raggiunto il 130%, con condizioni di vita che diventano insostenibili, specialmente durante i mesi estivi, quando le temperature elevate rendono la permanenza nelle celle intollerabile, mettendo a rischio la salute dei detenuti più vulnerabili. Questa situazione impatta anche sul lavoro degli agenti di polizia penitenziaria, che si trovano ad affrontare una popolazione detenuta in difficoltà, aumentando il rischio di eventi critici, spesso senza il supporto di risorse adeguate.
I membri del COA di Bologna, dopo aver visitato le strutture carcerarie e constatato di persona la sofferenza dei detenuti, hanno deciso di inviare un segnale concreto di solidarietà. Hanno donato circa 40 nuovi ventilatori ai detenuti, affiancando questa iniziativa con una raccolta fondi per coprire le spese di energia elettrica necessaria per il loro funzionamento durante l’estate.
Questo gesto, sebbene piccolo, rappresenta un passo verso la dignità di chi vive in condizioni disumane, come sottolineato dallo stesso Presidente Mattarella. È paradossale che lo Stato, responsabile della custodia e della cura dei detenuti, non investa risorse per l’acquisto di ventilatori o per il pagamento dell’energia elettrica, lasciando questo onere ai detenuti, molti dei quali sono in condizioni economiche precarie.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna si unisce all’appello del Presidente della Repubblica, invitando tutti a fare la propria parte per affrontare questa emergenza sociale. Anche piccoli gesti possono diventare simboli di umanità e speranza in un contesto così difficile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA