Lotus conferma che la fabbrica di Hethel rimane operativa

Dopo una serie di voci infondate che parlavano di un possibile trasferimento negli Stati Uniti, Lotus ha confermato che la sua storica fabbrica di Hethel, nel Norfolk, rimarrà attiva. Il segretario per le imprese, Jonathan Reynolds, ha ricevuto rassicurazioni dai vertici dell’azienda, che hanno sottolineato l’importanza del sito britannico per la produzione delle iconiche sportive Emira.
Il dibattito era emerso a causa dei dazi sulle auto europee, applicati negli Stati Uniti, dove Lotus spedisce il 60% delle sue Emira, il cui prezzo parte da 75.000 sterline. A causa di un eccesso di inventario, Geely, il gruppo cinese proprietario di Lotus, aveva fermato le linee di produzione, spingendo a considerare l’idea di un trasferimento per ridurre le spese doganali e aumentare i margini di profitto, con a rischio 1.300 posti di lavoro.
Tuttavia, Lotus ha confermato l’impegno per Hethel, pur mantenendo un piano di riserva. Qingfeng Feng, capo di Lotus Technology, ha dichiarato agli investitori che l’azienda sta trattando con partner americani per l’assemblaggio locale delle auto, nel caso in cui la situazione lo richiedesse.
In un contesto di cambiamenti, i dazi statunitensi sono stati ridotti dal 25% al 10%, offrendo un sollievo temporaneo per Lotus e altri marchi britannici come Jaguar Land Rover e Bentley, che avevano interrotto le spedizioni verso gli Stati Uniti. Il governo britannico sta cercando di sostenere l’industria automobilistica, promettendo tagli alle spese e investimenti di 2,5 miliardi di sterline per ricerca e sviluppo.
Il deputato Labour Ben Goldsborough ha messo in evidenza l’impatto che la chiusura di Lotus avrebbe sulle famiglie e sull’ingegneria locale, suggerendo incentivi per mantenere i posti di lavoro. A Hethel, la capacità produttiva è di 5.000 Emira all’anno, oltre a un’innovativa hypercar elettrica dal valore di due milioni di sterline.
Geely, che possiede anche uno stabilimento in Cina, sta considerando di spostare parte della produzione lì, ma Hethel rimane simbolo del marchio. Lotus ribadisce con forza: “Il Regno Unito è il cuore del marchio”. Tuttavia, la competizione globale è agguerrita, con marchi come Tesla e BYD che cercano di conquistare lo stesso mercato.
Il futuro di Lotus dipenderà da come riuscirà a mantenere la competitività, con la produzione attualmente ferma per smaltire l’inventario in eccesso. La sfida per l’azienda inizia ora: o il Regno Unito diventa un luogo conveniente per produrre, oppure la produzione si sposterà altrove.
© RIPRODUZIONE RISERVATA