2:28 pm, 4 Luglio 25 calendario

CLASSICA AL TRAMONTO ALL’ORTO BOTANICO DI ROMA

Di: Redazione Metrotoday
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Giunge all’ottava edizione Classica al Tramonto, la rassegna estiva dell’Istituzione Universitaria dei Concerti, che quest’anno si svolgerà dal 17 giugno al 23 luglio nel suggestivo Museo Orto Botanico, situato negli ex Giardini di Cristina di Svezia nel cuore di Trastevere.

La manifestazione offre un ricco programma di concerti unici, con eventi che si terranno sia alle 20.30 che alle 21.30, per un totale di venti appuntamenti che spaziano dalla musica classica al jazz, con incursioni nella musica elettronica e nella danza.

Come sempre, sul palco si alterneranno artisti di fama e giovani talenti emergenti. Il programma si concentra principalmente sulla musica da camera, presentando capolavori di compositori come Brahms, Schumann, Haydn e Beethoven, fino ad arrivare al Novecento con Šostakóvič, Pärt e Castelnuovo Tedesco. Ma quest’anno, la rassegna si arricchisce di serate jazz e di jam session, offrendo un mix di stili e generi musicali.

L’apertura della rassegna avverrà il 17 giugno alle 21.00 con il Trio Hermes, vincitore del Premio Giovanna Maniezzo 2024, che presenterà “Note d’amore”, un viaggio musicale tra Schumann e Pizzetti. Il pianista Alessandro Simoni tornerà alla IUC con l’inedito progetto “La Danse”, accompagnato dalla ballerina Francesca Cerulli, per un concerto che includerà brani da “Lo Schiaccianoci” di Čajkovskij e “Tre movimenti” da “Petrouchka” di Stravinskij.

Per gli amanti del jazz, si esibirà il grande Rick Margitza in quintetto, presentando un programma che spazia da Miles Davis a Chick Corea. La rassegna proseguirà a luglio con altri protagonisti, come l’Ars Ludi Ensemble, che proporrà “Ligni et Aquae: Suoni da una botanica immaginifica”, con opere di Giacinto Scelsi, John Cage e Steve Reich.

Il pianista Virgilio Volante tornerà con “Improvvisazioni su tema”, mentre il Quintetto Dedalo presenterà un programma tra Brahms e Respighi, evidenziando il romanticismo di entrambi i compositori. La giovane pianista Isa Trotta, vincitrice del primo premio al concorso Bruno Bettinelli, offrirà un concerto che abbraccia Haydn e Beethoven, mentre il duo Eleonora Testa e Francesco Maria Navelli esplorerà il dialogo tra natura e musica.

Il Vittorio Esposito Quartet, vincitore del Premio Luttazzi 2023, presenterà il suo nuovo progetto “Perspective”, mentre Eugenio Renzetti Group Zero porterà “K/024”, un tributo al centenario della morte di Kafka. Brian Meloni Lebano offrirà un viaggio nel virtuosismo dell’arpa classica, mentre Artuto Stalteri propone “Titanomachia”, una fusione tra classico e moderno.

Due grandi nomi della musica, Fabio Zeppetella alla chitarra e Ramberto Ciammarughi al pianoforte, presenteranno “Cine jazz Concért”, un omaggio a Kubrick e Kandinskij. La rassegna si concluderà con la Serata Šostakóvič, celebrando il 50° anniversario della morte del compositore russo, con giovani talenti dell’Avos Project.

Quest’anno, il festival introduce anche serate dedicate alle sonorità elettroniche della scena berlinese e jam session aperte ai migliori artisti emergenti di Roma, arricchendo ulteriormente l’offerta musicale estiva.

L’ottava edizione di Classica al Tramonto si apre martedì 17 giugno (ore 21.00) con il Trio Hermes giovane formazione di spicco nel panorama nazionale e internazionale. Composto da Ginevra Bassetti al violino, Francesca Giglio al violoncello e Marianna Pulsoni, al pianoforte, il Trio Hermes ha ricevuto, in seno all’Accademia Chigiana di Siena, il prestigioso Premio Giovanna Maniezzo 2024, conferitogli per le spiccate qualità artistiche, di promozione e progettualità all’interno del panorama musicale odierno.

Note d’amore, il programma proposto all’Orto Botanico spazia fra due brani molto diversi del repertorio per trio con pianoforte, fra Robert Schumann e Ildebrando Pizzetti. Il Piano Trio n.1 op.63 in Re minore di Schumann mostra tutte le caratteristiche del romanticismo tedesco, il rigore della forma che sembra voler contenere il pathos e l’energia espressiva viscerale e profondissima mentre Piano Trio in La Maggiore di Pizzetti, si distingue per la libertà nella forma e nell’invenzione, perfettamente intriso di richiami all’infanzia e al gioco, ma anche al lirismo appassionato tipicamente italiano. Nonostante la diversità di stile e carattere i brani sono accomunati dallo spirito che pervade entrambi i compositori nel momento della creazione: Schumann parla di “gioia” compositiva sia nel momento dell’ideazione (“è il mio trentasettesimo compleanno, sono felice con Clara (..) e sto pensando di scrivere un trio”) che nella sua stesura finale (“ho finito il trio – gioia”); Pizzetti compone il Trio nell’anno che lo vede sposare la sua amata “Rirì”, che è anche dedicataria del pezzo.

Il Trio ha vinto numerosi concorsi tra i quali l’European Music Competition “Città di Moncalieri” 2019, il concorso Premio “Crescendo” di Firenze 2021 ed il concorso “Premio Alberghini” di Bologna. Nel 2021 il gruppo è stato selezionato da Simone Gramaglia per aderire alla rete de “Le Dimore del Quartetto”, dove ha poi ricevuto il premio di “Ensemble of the Year 2023” per la spiccata crescita artistica e professionale avuta durante l’anno.Il Trio è stato selezionato dalla Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena per prendere
parte al progetto Giovani Talenti Musicali Italiani nel Mondo, iniziativa istituita in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica. Si è esibito in numerosi concerti dal Festival dei Due Mondi di Spoleto agli Amici della Musica di Verona, dal Festival delle Nazioni di Città di Castello all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia fino a Trame Sonore.
L’ensemble è impegnato nella diffusione della musica contemporanea, collaborando con importanti compositori e ha ideato un progetto di propria esclusività dedicato alla musica da camera di Robert Schumann, strutturato in più concerti ed in varie formazioni cameristiche, grazie alla collaborazione con artisti di fama internazionale. Il concerto è realizzato in collaborazione con l’Accademia Musicale Chigiana.

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La rassegna prosegue mercoledì 18 giugno (ore 21.00) con La Danse, singolare progetto artistico del pianista Alessandro Simoni, di nuovo ospite nella rassegna estiva della IUC, stavolta in collaborazione con la danzatrice e coreografa Silvia Autorino e con la partecipazione di Francesca Cerulli, danzatrice contemporanea.

Il progetto nasce dall’idea di esplorare e celebrare l’interconnessione tra i sensi attraverso la sinergia di due linguaggi espressivi: la musica e la danza. Un “concerto scenico” che evoca emozioni che superano i limiti di una singola forma di comunicazione prendendo ispirazione dalla sinestesia, ossia quella condizione sensoriale e percettiva in cui un’esperienza che coinvolge un senso provoca, nello stesso istante, la stimolazione di un altro senso. La Danse si propone di tradurre questa esperienza multisensoriale in un’opera artistica coinvolgente ed immersiva, un dialogo tra suono, movimento e visione, attraverso l’esibizione della ballerina contemporanea Francesca Cerulli, sulle note di un repertorio pianistico ispirato danza. L’artista condurrà la narrazione sulle note di composizioni ispirate alla danza di autori come Čajkovskij, Stravinskij, Liszt, Ginastera.  Il concerto si apre con la celebrazione del balletto russo, attraverso il brano Trois mouvements de Petrouchka di Stravinskij e prosegue con il celebre Mephisto Waltz di Liszt, tocca poi il Valse Op. 38 dell’eclettico Skrjabin per arrivare alla Suite dello Schiaccianoci di Čajkovskij, nella trascrizione per pianoforte del pianista russo Mikhail Pletnev e concludersi con i ritmi selvaggi delle Danzas Argentinas di Ginastera.

Alessandro Simoni, classe 1996, ha frequentato il Conservatorio di Frosinone nella classe del M. Gilda Buttà, conseguendo il diploma con la massima votazione, la lode e menzione d’onore. Ha frequentato corsi e masterclass sotto la guida di prestigiosi Maestri e si è diplomato cum laude ai Corsi di Perfezionamento presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, sotto la guida di Benedetto Lupo. Si è esibito in numerose città e nel 2021 è stato selezionato dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia come pianista dell’Ensemble Novecento. Ha partecipato a numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali: fra i premi più recenti, il riconoscimento nel 2023 come “miglior finalista italiano” al Sigismund Thalberg International Piano Competition. Di recente ha firmato un contratto discografico con l’etichetta Brilliant Classic, per l’incisione della raccolta completa di Studi del compositore Adolf von Henselt.

Francesca Cerulli è ballerina, performer e insegnante di danza contemporanea, affianca al percorso artistico una solida formazione accademica in ambito scientifico e alterna l’attività performativa all’insegnamento, mantenendo vivo il dialogo tra corpo e formazione.

Silvia Autorino è coreografa performer ed insegnante di danza. La sua ricerca si fonda sulla connessione tra l’arte coreutica e l’arte grafica, su un lavoro di continua collaborazione con musicisti dal vivo spaziando su tematiche coreografiche non descrittive, ma evocative.

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Da Miles Davis a Chick Corea è l’appassionante, inedito percorso jazzistico del concerto di martedì 24 giugno (ore 21.00) che parte dall’eclettismo stilistico di Miles Davis per approdare al jazz fusion di Chick Corea con Rick Margitza Quintet. Una grande serata all’insegna del jazz con l’ultimo celebre sassofonista di Davis, unanimemente riconosciuto come oggi uno dei musicisti più rispettati e prolifici sulla scena internazionale. Eccellente sassofonista tenore e soprano, ispirato principalmente da John Coltrane, Michael Brecker e Wayne Shorter, Margitza è riuscito ad espandere e sviluppare la sua voce unica, altamente poetica e fortemente incisiva. All’Orto Botanico si esibisce in quintetto con la presenza speciale di Fabio Zeppetella alla chitarra, fra i nomi più importanti del jazz nazionale ed europeo e i giovani Vittorio Esposito al pianoforte, Alessandro Bintzios al basso, Cesare Mangiocavallo alla batteria.

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Il Quintetto Dedalo, giovane realtà musicale torinese, è il protagonista del concerto di mercoledì 25 giugno (ore 21.00) che propone un viaggio nel romanticismo musicale, fra l’Italia e la Germania, accostando a Ottorino Respighi, Johannes Brahms. La serata si apre con il Quintetto in fa minore per pianoforte ed archi, P 35 di Ottorino Respighi, composto nel 1902, ma non molto noto al grande pubblico, per proseguire poi con un vero caposaldo del repertorio per quintetto, il celebre Quintetto op.34 di Johannes Brahms, pubblicato nel 1865. L’accostamento di queste due opere consente di apprezzare come lo stile romantico che accomuna entrambi i brani sia stato interpretato e declinato in modi diversi a distanza di 50 anni e in due aree geografiche e culturali diverse, l’Italia e la Germania. Il Quintetto Dedalo è composto da un gruppo di giovani musicisti e nasce quasi casualmente nel 2021, fra le mura del Conservatorio Verdi di Torino da un corso di musica da camera sotto la guida del Maestro Carlo Bertola. Presto l’entusiasmo porta la formazione a proseguire lo studio del repertorio fino ad esibirsi in diverse realtà torinesi: il Quintetto diventa sempre più affiatato e amplia le sue prospettive, arrivando, ad oggi, ad essere ammesso alla classe del Maestro Bruno Giuranna tenendo concerti in Italia e all’estero. Di recente il Quintetto Dedalo è stato selezionato dalla Fondazione Accademia Musicale Chigiana di Siena per prendere parte al progetto Giovani Talenti Musicali Italiani nel Mondo, iniziativa istituita in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con il CIDIM – Comitato Nazionale Italiano Musica.

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Lunedì 30 giugno ore 20.30 spazio a una serata con un doppio appuntamento con MuSa Classica Orchestra e MuSa Jazz Orchestra due realtà musicali di MuSa Sapienza.

Alle 20.30 MuSa Classica Orchestra, diretta da Demetrio Moricca proporrà L’Uccellatrice, intermezzo in due parti su libretto di Carlo Goldoni e musica di Niccolò Jommelli. Un’operina che si inserisce nel filone della tradizione buffa napoletana e che si distingue per i molteplici intrecci amorosi, travestimenti e situazioni paradossali. Jommelli, tra i più importanti compositori napoletani del Settecento, fu un innovatore dell’opera comica e seria e contribuì all’evoluzione dello stile musicale dell’epoca in questo intermezzo la musica si contraddistingue per le melodie raffinate, i brillanti recitativi (qui interpretati da due attori che diventano alter ego recitanti dei due cantanti protagonisti dell’opera, e una sapiente orchestrazione che esalta tutta la freschezza dell’intreccio comico.

Lunedì 30 giugno alle 21.30 secondo evento della sera con il concerto jazz di MuSa Jazz Orchestra che proporrà nuove composizioni e arrangiamenti originali, alternando celebri capolavori dei grandi del jazz, da Charles Mingus a Thelonious Monk, da Gerry Mulligan a Benny Golson e Duke Ellington&Billy Strayhorn, a brani della Sapiens Suite, una raccolta di brani scritti appositamente per l’orchestra dal direttore Roberto Spadoni che sarà presentato integralmente per la prima volta in questa serata. Un programma che include anche Moving Forward, un blues generato dalla penna di Ginevra Bnider e Giuseppe Perelli, musicisti dell’orchestra.

MuSa Classica e MuSa Jazz sono due delle cinque realtà di Musica Sapienza, aperte all’intera comunità accademica e dedicate, rispettivamente, alla musica classica e alle musiche di ispirazione afroamericana, di cui il Jazz è una delle manifestazioni più importanti e influenti. Le formazioni sono caratterizzate da un grande organico orchestrale e da piccoli gruppi. Da gennaio 2024, MuSa Jazz è diretta da Roberto Spadoni e da gennaio 2025, MuSa Classica è diretta da Demetrio Moricca.

Demetrio Moricca, apprezzato per la versatilità e la profondità interpretativa, è direttore sia sinfonico sia lirico, nel quale si distingue anche per la riscoperta del repertorio napoletano del Settecento.

Roberto Spadoni è compositore, arrangiatore, direttore d’orchestra, chitarrista jazz che ha collaborato con musicisti di assoluto prestigio e pubblicato molti CD da leader con le principali label italiane.

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Martedì 1 luglio alle ore 21.00 l’Orto Botanico ospita l’Ars Ludi Ensemble con il progetto Ligni et Aquae: suoni da una botanica immaginifica. Un fascinoso viaggio musicale affidato alla guida di un immaginario Psicopompo/Virgilio che accompagnerà narrativamente gli spettatori in un percorso sonoro/naturalistico di un itinerario fino a condurre il pubblico a immaginare la vegetazione dell’Orto Botanico di Roma. In ciascuno dei brani presentati, i musicisti di Ars Ludi offriranno l’esecuzione di composizioni di grandi compositori del Novecento, da Giacinto Scelsi a John Cage, da Steve Reich a Giorgio Battistelli a Tōru Takemitsu, che prevedono, principalmente, l’uso di strumenti realizzati con materiali vegetali, come le piante, il legno, nelle sue svariate forme, e l’acqua, a volte solo evocata oppure utilizzata per le sue caratteristiche sonore.

Premiato nel 2022 con il Leone d’argento dalla Biennale Musica di Venezia, Ars Ludi è ensemble di percussioni a organico variabile (fondato nel 1987 da Antonio Caggiano e Gianluca Ruggeri) che sin dagli esordi ha intrapreso un doppio itinerario artistico. Da un lato, ha offerto la proposizione del repertorio contemporaneo per percussione, interpretando opere di Cage, Stockhausen, Bartok, Battistelli tra gli altri, e incentivando, con commissioni e prime esecuzioni, il repertorio di autori italiani. Dall’altro lato, ha invece ideato e realizzato eventi che si configurano come creazioni multimediali come MusikAutomatik (musiche di Rota/Catalano e Stockhausen), Orazi e Curiazi e Jules Verne di Battistelli. Nel ruolo di Psicopompo/Virgilio, l’attore Stefano Scialanga diplomato presso l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e vincitore di European Young Theatre Actor’s Competition – Premio SIAE al 57° Festival dei due mondi di Spoleto che ha lavorato a teatro anche con Massimo Popolizio, Antonio Latella, Pietro Maccarinelli, Andrea De Rosa.

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Ancora un doppio concerto per la serata di mercoledì 2 luglio con il jazz e un recital pianistico. Mercoledì 2 luglio alle ore 20.30 Vittorio Esposito Quartet torna all’Orto Botanico con Perspective, un nuovo progetto jazz. Una selezione di brani originali scritti dal leader del gruppo Vittorio Esposito negli ultimi mesi che faranno parte della sua ultima registrazione discografica, in uscita nel 2025. Il suono del gruppo di giovani musicisti si ispira alla scena musicale contemporanea di New York, caratterizzata da un forte spirito innovativo e sperimentale e che ha come protagonisti Micah Thomas, Immanuel Wilkins, Ambrose Akinmusire, Joe Sanders e tanti altri.Il Vittorio Esposito Quartet nasce a Roma nel 2020 dall’incontro tra il pianista Vittorio Esposito (vincitore del Premio Lelio Luttazzi 2023), il sassofonista Gabriel Marciano, il contrabbassista Gabriele Pagliano e il batterista Cesare Mangiocavallo, con l’obiettivo di esplorare nuove sonorità e linguaggi nel panorama jazzistico contemporaneo. Fin dall’inizio, i membri del quartetto hanno condiviso la visione di creare musica originale che riflettesse le loro influenze e esperienze personali.

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Mercoledì 2 luglio 2025 ore 21.30, recital di pianoforte di Isa Trotta in un concerto in collaborazione con l’Accademia Chigiana di Siena. La giovane pianista offrirà un programma interamente costruito intorno ai grandi pilastri della musica di area tedesca dal classicismo, con Haydn, al romanticismo, attraverso Beethoven, allievo del primo e grande ispirazione per Schumann. La sonata di Haydn in apertura è leggera e briosa grazie alle tre giocose note in staccato, ma l’autore si avventura poi in modulazioni armoniche e sperimentazioni con il “open pedal” che creano un inaspettato effetto di magia e sospensione. La sonata, scritta per il nuovo pianoforte a martelli, Hammerklavier, offre uno spartito ricco di contrasti dinamici e chiaroscuri. La “Patetica” di Beethoven costituisce una vera e propria pietra miliare della musica classica che si caratterizza per il tragico pathos ed è fortemente d’impatto mostrando in piena libertà l’inquietudine esistenziale dell’autore. Phantasiestücke op.12 è una delle emblematiche rappresentazioni del Romanticismo e del genio compositivo di Schumann nel nuovo genere della raccolta di pezzi brevi per pianoforte. Gioia e dolore si alternano in modo repentino con straordinario fascino espressivo in stati d’animo che variano dalla malinconia alla tenerezza all’esaltazione travolgente, da andamenti popolari e grotteschi all’angoscia e alla disperazione.

A soli 10 anni Isa Trotta debutta con l’orchestra di Milano Classica e sin da giovanissima riceve primi premi in numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali, tra cui il primo premio al Concorso “Bruno Bettinelli” e il secondo premio al Concorso “Martucci”. Nel 2024 termina con il massimo dei voti gli studi accademici di II livello al Conservatorio Verdi di Milano ottenendo all’unanimità la menzione d’onore per l’eccezionale maturità tecnico-strumentale e le qualità interpretative. Frequenta masterclass di perfezionamento pianistico con grandi interpreti, tra cui Lonquich e Zilberstein, all’Accademia Chigiana. Tiene regolarmente concerti come solista e in complessi di musica da camera. Nel novembre 2024 ha eseguito in prima assoluta la Toccata di Riccardo Muti in occasione delle celebrazioni in ricordo del maestro Bruno Bettinelli.

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Anche la serata di martedì 8 luglio è all’insegna del doppio concerto con Arturo Stalteri/Lensflare e Virgilio Volante. Mercoledì 8 luglio alle ore 20.30 il primo concerto della serata ospita Titanomachia, nuovo progetto che vede il dialogo fra il pianoforte di Arturo Stalteri e i sintetizzatori di Lensflare. Un progetto commissionato dalla IUC in prima rappresentazione assoluta che propone due suite inedite, La profezia di Gea e La caduta di Campe, in cui il dialogo tra pianoforte e sintetizzatori si intreccia con lo storytelling di uno dei miti più antichi della mitologia greca: la famosa battaglia finale tra Dei e Titani, che nel “ciclo delle Origini” segna il passaggio dal dominio dei Titani all’Era degli Dei.

Lo stile adottato è fortemente “Berlin School”, di chiara matrice Tangerine Dream della cosiddetta “Virgin Era in cui il concept viene proposto in due lunghe suite su una base a densa matrice di sintetizzatori e Mellotron condotta da Lensflare sulla quale i contrappunti del pianoforte di Stalteri interpolano fraseggi ed improvvisazioni nell’esaltazione dei limiti fra sintetico e acustico.

Dopo il tributo alla luna e l’omaggio a Philip Glass, Arturo Stalteri torna all’Orto Botanico con un nuovo interessante progetto. Pianista, compositore, conduttore radiofonico italiano, Stalteri spazia dalla musica minimalista alla ambient, dalla classica alla contemporanea, al rock progressivo all’elettronica. Intensa la sua attività concertistica in cui rivolge la sua attenzione anche all’area extra colta. Esordisce nel 1974 fondando il gruppo Pierrot Lunaire. Autore o rielaboratore di diverse colonne, nonché di brani di musica sperimentale. Si autodefinisce un “post-minimalista romantico”. Titanomachia è un progetto realizzato insieme ad Andrea “Lensflare” Debbi, attivo sulla scena elettronica dal 2006. Si caratterizza per l’incessante ricerca tecnica con lo studio delle sintesi “parallele” e sottrattiva. Il concept “La Valle dell’Inferno”, ispirato dall’acropoli di Tivoli e dal “Giardino Romantico” di Villa Gregoriana– e “Mount Abora”, ispirato dal “Kubla Kahn” di Coleridge, gli aprono le porte della produzione con etichetta discografica londinese NEU HARMONY, la creazione di un archivio musicale in forma liquida (BandCamp) e la distribuzione sulle principali piattaforme musicali.

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Il secondo concerto di mercoledì 8 luglio alle ore 21.30 vede il ritorno sul palco dell’Orto Botanico del pianista Virgilio Volante con Improvvisazioni su tema. Il concerto è un viaggio musicale fra musica classica, jazz e poesia, Un viaggio musicale attraverso i secoli della letteratura pianistica che alterna pagine di compositori illustri come Bach e Chopin a rivisitazioni e riflessioni musicali curate dallo stesso Volante. Scritto e improvvisato per un percorso che parte da due celebri Preludi e Fughe di Bach, passa attraverso due Preludi dall’op. 28 di Chopin e i Four Piano Blues di Copland e termina con la Sonata no. 2 composta nel 2020 da Virgilio Volante, eseguita per la prima volta a Roma. Filo conduttore di tutto il programma resta l’improvvisazione, sia concettuale, insita nei brani proposti, sia reale e concreta, eseguita in maniera unica e irripetibile. Virgilio Volante consegue il diploma di II livello con lode e menzione d’onore presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano e successivamente frequenta masterclass e corsi di perfezionamento dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Attualmente studia composizione presso il Conservatorio ‘Licinio Refice’ di Frosinone sotto la guida del M° Riccardo Santoboni. Intensa la sua attività di pianista solista, compositore e didatta sia di musica classica sia moderna. Le sue composizioni sono pubblicate dalla Valle Giovanni Edizioni Musicali e presenti in tutte le piattaforme digitali.

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Mercoledì 9 luglio, ore 21.00 Eugenio Renzetti Group Zero presenta il progetto K/024 ispirato alle opere di Franz Kafka. “Da una necessità quasi compulsiva di miscelare gli elementi e compiere giri perfetti nasce K/024.” Così Eugenio Renzetti (anche autore e curatore degli arrangiamenti) sintetizza il processo creativo dal quale hanno preso vita le composizioni che formano questo progetto musicale, fra jazz contemporaneo, rock, musica d’avanguardia. L’ispirazione, e dunque la dedica (quantomeno virtuale), è l’opera di Franz Kafka. Oltre al nutrito numero di talentosi musicisti assemblati per l’occasione in Group Zero si ha qui la partecipazione, come voce virtuale, dell’amico recentemente scomparso Federico Sanguineti, intellettuale raffinato, figlio del celebre poeta Edoardo Sanguineti, che arricchisce la trama musicale con variazioni, vocali, su frammenti di testi kafkiani e con una poesia scritta in memoria del padre Edoardo per i dieci anni dalla sua scomparsa. Il progetto era stato presentato in prima romana nel giugno 2024 nel progetto La IUC al Goethe Institut.

Classe 1992, Eugenio Renzetti è laureato in trombone, trombone jazz e composizione jazz. Sin dall’inizio della sua attività professionale frequenta i linguaggi delle musiche contemporanee spaziando dal jazz alla musica d’avanguardia. Si esibisce su prestigiosi palcoscenici nazionali e internazionali anche con ensemble di spicco del panorama musicale contemporaneo. Membro stabile della PMCE-Parco della Musica Contemporanea Ensemble, nel 2023 fonda il Group Zero che conta alcuni dei più importanti jazzisti della scena italiana. Membri del gruppo, sono Simone Alessandrini al sax contralto, sax soprano, flauto, Francesco Fratini alla tromba e flicorno, Andrea Saffirio al pianoforte e alle tastiere, Pietro Ciancaglini al contrabbasso e basso elettrico, Riccardo Gambatesa alla batteria, Pietro Pompei al vibrafono e le percussioni.

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Ancora grande musica da camera, martedì 15 luglio 2025 ore 21.00, con il duo formato da Eleonora Testa al violoncello e Francesco Maria Navelli al pianoforte. Il concerto si inserisce in un progetto che esplora il dialogo tra natura e musica, grazie a repertori che rispecchiano il paesaggio interiore ed emotivo dell’essere umano e che vuole restituire ascolto, attenzione e respiro, in armonia con l’ambiente che lo ospita. Un programma che si rivela ideale per un luogo carico di vita e silenzio come l’Orto Botanico, unendo alla cantabilità lirica delle 2 Romanze op. 72

di Giuseppe Martucci la raffinatezza evocativa della Sonata op. 50 per violoncello e pianoforte di Mario Castelnuovo-Tedesco. Se il momento più contemplativo arriva con Fratres di Arvo Pärt, spirituale e sospeso, un sincero ponte tra suono e silenzio, il concerto si conclude con la Sonata op. 36 di Edvard Grieg, ricca di forza espressiva e che rivela il rapporto profondo con la natura nordica. Classe 2004, Eleonora Testa a 14 anni è stata la più giovane allieva selezionata allo Stauffer Center di Cremona e all’Accademia Chigiana dove suona nell’ambito della stagione concertistica. Come solista con orchestra, nel 2019 ha aperto il Festival Internazionale di Violoncello “Alfredo Piatti” di Bergamo. Ha vinto numerosi concorsi internazionali, tra cui il premio speciale allo “Janigro Junior Competition” in Croazia. Nel 2023 ha suonato lo Stradivari Chigiano del 1672 in occasione del 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Italia e Repubblica di Corea all’Accademia Chigiana. Francesco Maria Navelli, classe 2003, inizia prestissimo lo studio del pianoforte e a 19 anni viene ammesso all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dove studia con Benedetto Lupo. Classe 2003, inizia prestissimo lo studio del pianoforte: a 19 anni viene ammesso all’’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dove studia con Benedetto Lupo. Premiato in numerose competizioni nazionali ed internazionali, a soli 16 anni vince il prestigioso 29°Concorso Internazionale per Pianoforte e Orchestra “Città di Cantù”. Vincitore di numerose borse di studio, tra cui la “Matilde Neri Sclavo” conferitogli da Lilya Zilberstein presso l’Accademia Chigiana di Siena, si esibisce per importanti teatri e associazioni in Italia e all’estero. Dal 2020 i due musicisti suonano stabilmente insieme: il duo è stato premiato con una borsa di studio dal Rotary Club di Salerno e si è giù esibito in prestigiosi contesti italiani.

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Mercoledì 16 luglio 2025 ore 21.00 spazio al grande jazz con Fabio Zeppetella e Ramberto Ciammarughi in Cine jazz Concért, K come Kubrick, K come Kandinskij – Libera invenzione visiva su musiche originali dal vivo. Un tributo unico a due grandi figure artistiche del XX secolo, Stanley Kubrick, genio della settima arte, e Vasilij Kandinskij, precursore e fondatore della pittura astratta, sulle musiche originali di due fuoriclasse della musica, Fabio Zeppetella alla chitarra e Ramberto Ciammarughi al pianoforte e live electronics. Un imperdibile evento arricchito dalle immagini che evocano il cinema e la pittura dei due grandi artisti, nella creazione video di Giacomo Della Rocca. Ritenuto fra i migliori chitarristi e compositori italiani della scena internazionale ed europea, Fabio Zeppetella si contraddistingue per la tecnica ineccepibile, la grande sensibilità musicale che spazia dal jazz puro alle contaminazioni con il funk e l’R&B e da un particolare lirismo nel quale appare evidente la volontà di ricercare un legame tra poesia e musica. Numerose le incisioni e le collaborazioni con artisti del calibro di Enrico Rava, Paolo Fresu, Greg Hutchinson. Pianista e compositore, Ramberto Ciammarughi vanta una lunga, prestigiosa carriera suonando in prestigiosi jazz festival e rassegne musicali in Italia e all’estero. Collabora in concerto e in sala d’incisione, numerose le pubblicazioni discografiche, con importanti artisti della scena contemporanea tra cui Billy Cobham, Steve Grossman, Dee Dee Bridgewater. Inoltre è compositore e arrangiatore di colonne sonore per spettacoli teatrali e installazioni di arte figurativa. Giacomo della Rocca dal 2009 scrive e dirige per il cinema e la pubblicità, nelle produzioni porta spesso le influenze dei suoi studi di Fisica e Architettura e la passione per il teatro. Nel 2016 è stato selezionato alla Biennale College Teatro di Venezia dalla regista brasiliana Christiane Jatahy e nel 2021 per il Premio Cesare Zavattini della Fondazione AAMOD.

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Mercoledì 22 luglio alle ore 21.00 sale sul palco di Classica al Tramonto Brian Meloni Lebano. Con l’arpa classica, Meloni Lebano propone L’arpa e il fascino del virtuosismo tardo-romantico. Un viaggio sonoro tra eleganza, poesia e lirismo in un recital che celebra l’arpa classica nel suo momento di massimo splendore espressivo, il tardo-romanticismo, epoca in cui lo strumento si emancipa definitivamente dal ruolo decorativo per affermarsi come voce solista di rara raffinatezza e potenza evocativa. Il programma, che spazia da Händel a Nino Rota, segue un percorso graduale di colori e suggestioni sonore, alternando pagine di scrittura intima e cantabile a brani più brillanti e articolati, in cui l’arpa rivela tutta la ricchezza del suo linguaggio espressivo. Fulcro ideale del concerto è La Source di Albert Zabel, emblema dello stile tardo-romantico, lirico, trasparente e trascinante. Accanto, figurano capolavori firmati da autori che hanno saputo esplorare tutte le sfumature dello strumento, valorizzandone il carattere poetico e, la forza tecnica. Brian Meloni Lebano si è avvicinato allo studio dell’arpa a 14 anni per iscriversi al Conservatorio di Santa Cecilia laureandosi brillantemente nel 2023. Come Prima Arpa collabora con numerose orchestre, l’Orchestra Internazionale di Roma, l’Orchestra Sinfonica di Latina, la Nova Amadeus, l’Ætruria Ensamble di Viterbo, l’Ensemble di Arpe dell’Accademia di Santa Cecilia. Vincitore del Concorso “Visconti” di Roma e del Concorso dell’Associazione Artificio, svolge un’intensa attività concertista sia da solista che da camera con diverse formazioni in duo o in trio.

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L’ottava edizione di Classica al Tramonto si conclude mercoledì 23 luglio alle ore 21.00 con la Serata Šostakóvič, in occasione del 50° Anniversario della morte. Il concerto, realizzato in collaborazione con la Scuola Internazionale di Musica Avos Project, vedrà alternarsi sul palco i giovani musicisti della scuola di perfezionamento. Nel 50° anniversario della scomparsa di Šostakóvič, Avos Project rende omaggio a una delle voci più profonde e complesse del Novecento. Il programma si apre con la Sonata per violoncello e pianoforte op. 40, intensa e lirica pagina giovanile eseguita da Filippo Boldrini al violoncello e Giuseppe Ottaviani al pianoforte. Segue il ciclo Sette Romanze su poesie di Alexandr Blok per soprano e strumenti, op. 127, esempio straordinario di fusione tra musica e parola, in un’atmosfera sospesa e visionaria. Il ciclo verrà interpretato dal trio Trio Amal (formato da Adriano Scapicchi al pianoforte, Maddalena Fogacci Celi al violino, Alice Romano al violoncello) e il soprano Giuseppina Perna.

Chiude la serata il Trio n. 2 op. 67, scritto durante la Seconda guerra mondiale, capolavoro di drammaticità ed emozione e per l’occasione interpretato da Aurelio Marco Raco al pianoforte, Ivos Margoni al violino, Luigi Di Cristofaro al violoncello. Un necessario viaggio nella sensibilità di un artista che ha saputo raccontare la complessità del suo tempo, affidato a tre gruppi di giovani studenti di Avos Project – Scuola Internazionale di Musica.

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Per la prima volta Classica al Tramonto si arricchisce di quattro serate di elettronica e jam session. Due le serate Jazz/Jam Session con i più interessanti emergenti della scena jazzistica romana: aprono la serata di giovedì 26 giugno ore 20.30 Matteo Fagioli sax alto, Francesco Zanotti chitarra, Alessandro Bintzios contrabbasso, Joshua Frau batteria. Giovedì 10 luglio ore 20.30 aprono la serata Vittorio Lavarone alla tromba, Jacopo Borsetti al piano, Alessandro Moro al contrabbasso, Alessio Maimone alla batteria. In entrambe le serate, dopo i concerti di apertura, segue la jam aperta al pubblico e a tutti i musicisti pronti a partecipare.

Due le serate dedicate alle eclettiche sonorità elettroniche.

Il 28 giugno (ore 20.30) spazio a Charlie Vaux (Charlot van Heeswijk) live electronics e Nocui DJ (Leonardo Di Fiore) live electronics e voce.

Una serata di sperimentazione sonora con NOCUI e Charlie Vaux del collettivo artistico Shapeless Culture, collettivo artistico ed etichetta discografica indipendente che nasce con l’obiettivo di esplorare l’innovazione musicale mediata dalla tecnologia, promuovendo una fluida contaminazione tra generi che rompe le barriere stilistiche convenzionali. NOCUI, artista italo-berlinese, presenta un esclusivo Live Set, eseguendo dal vivo i suoi lavori più recenti, tra elettronica atmosferica e performance vocale. A seguire, un DJ Set ricercato e coinvolgente, capace di unire nostalgia e visione contemporanea proposto da Charlie Vaux, DJ e artista multidisciplinare attivo nella scena underground berlinese. Durante la serata, i due artisti presenteranno anche in anteprima assoluta il loro primo lavoro collaborativo, l’EP Changing Colors, progetto che fonde synth sognanti, vocalità emotive ed estetica retro-futurista, indagando la complessità della transizione, dell’identità e del mutamento per un viaggio sonoro tra pista da ballo e introspezione.

Il 19 luglio dalle ore 19.00, alle ore 23.00 serata evento con Isabelle Beaucamp, fra musica, moda e fotografia. Un esplosivo viaggio musicale con la popolare producer e dj dal suono unico che unisce alla grintosa techno berlinese tocchi groovy: i suoi mix inaspettati e creativi si ispirano alle culture del mondo, dal rap alla musica tradizionale orientale, dal breakbeat, drum&bass alla techno vecchia scuola di Detroit. Una serata trasversale fra musica, moda, con lo show della music&fashion label Bazar Sauvage fondata proprio da Isabelle nel 2023 e la mostra fotografica del famoso fotografo berlinese Sven Marquardt, storico buttafuori del Berghain, club di Berlino. In apertura, talk con i due artisti.

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Relazioni con la stampa/richiesta accrediti

segreteria@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it

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Food&Beverage dalle 19.30 alle 23.00

Biglietti da 8 a 15 euro (più prevendita)

Biglietti interi posto unico 15 euro (+1 euro di prevendita), biglietti ridotti 12 euro (+1 euro di prevendita), ridotto Under35 8 euro (+1 euro di prevendita).

Info e dettagli. 06.3610051-52, www.concertiiuc.itbotteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it

Museo Orto Botanico di Roma, Largo Cristina di Svezia, 23°, Roma

Parking Via Giulia

L.go Lorenzo Perosi, 8, 00186 Roma RM

06.68892861

www.parkingviagiulia.it

Accesso da Lungotevere dei Tebaldi e Ponte Mazzini (fuori ZTL)

Aperto H24

Tra Lungotevere e Via Giulia a cavallo di una ZTL ma accessibile dall’esterno

Distanza a piedi dall’Orto Botanico circa 600 metri

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Classica al Tramonto 2025

Museo Orto Botanico – Largo Cristina di Svezia, 23a

Concerto inaugurale

Martedì 17 giugno 2025 ore 21.00

Note d’amore

Trio Hermes

Ginevra Bassetti violino

Francesca Giglio violoncello

Marianna Pulsone pianoforte

Robert Schumann (1810-1856)

Piano Trio n.1 op.63 in Re minore

1. Mit Energie und Leidenschaft (re minore)

2. Lebhaft, doch nicht zu rasch (fa maggiore). Trio

3. Langsam, mit inniger Empfindung (la minore). Bewegter (fa maggiore)

4. Mit Feuer (re maggiore)

Ildebrando Pizzetti (1880-1968)

Piano Trio in La Maggiore

Mosso e arioso

Largo

Rapsodia di settembre

In collaborazione con Accademia Musicale Chigiana

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Mercoledì 18 giugno 2025 ore 21.00

La Danse

Alessandro Simoni pianoforte

Francesca Cerulli danzatrice

Silvia Autorino coreografa

Aleksandr Nikolaevič Skrjabin (1872-1915)

Valse op. 38

Franz Liszt (1811-1886)

Mephisto Waltz n. 1

Alberto Ginastera (1916-1983)

Tres Danzas Argentinas 

Danza del viejo boyero (Danza dell’anziano pastore)

Danza de la moza donosa (Danza della giovane graziosa)

Danza del gaucho matrero (Danza del gaucho ribelle)

Mikhail Pletnev (1957-) / Pëtr Il’ič Čajkovskij (1840-1893)

Suite Lo Schiaccianoci 

March

Dance of the Sugar-Plum Fairy

Tarantella

Intermezzo

Trepak (Russian Dance)

The Tea (Chinese Dance)

Pas de Deux (Andante Maestoso)

Igor’ Fëdorovič Stravinskij (1882-1971)

Trois Mouvements de Petrouchka

I. Danse russe (Russian Dance)

II. Chez Pétrouchka (Petrushka’s Room)

III. La semaine grasse (The Shrovetide Fair)

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Martedì 24 giugno 2025 ore 21.00

Da Miles Davis a Chick Corea

Rick Margitza Quintet 

Rick Margitza sassofono

Fabio Zeppetella chitarra

Vittorio Esposito pianoforte

Alessandro Bintzios basso

Cesare Mangiocavallo batteria

Segue jam session dalle ore 23.00

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Mercoledì 25 giugno 2025 ore 21.00

Quintetto Dedalo

Ruben Galloro violino

Giovanni Putzulu violino      

Luca Infante viola

Jacopo Sommariva violoncello

Alessandro Vaccarino pianoforte

Ottorino Respighi (1879-1936)

Quintetto in fa minore per pianoforte ed archi, P 35

Allegro

Andantino

Vivacissimo

Johannes Brahms (1833-1897)

Quintetto in fa minore per pianoforte e archi, op. 34

Allegro non troppo

Andante, un poco Adagio

Scherzo. Allegro e Trio

Finale. Poco sostenuto. Allegro non troppo

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Giovedì 26 giugno ore 20.30

Jazz/Jam Session (I)

I più interessanti gruppi emergenti della scena jazzistica romana

Aprono la serata

Matteo Fagioli sax alto

Francesco Zanotti chitarra

Alessandro Bintzios contrabbasso

Joshua Frau batteria

A seguire jam aperta al pubblico e a tutti i musicisti pronti a partecipare

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Sabato 28 giugno ore 20.30

Charlie Vaux (Charlot van Heeswijk) live electronics

Nocui DJ (Leonardo Di Fiore) live electronics, voce 

Una serata di sperimentazione sonora con NOCUI e Charlie Vaux

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Lunedì 30 giugno 2025 ore 20.30

MuSa Classica Orchestra

L’Uccellatrice

Intermezzo in due atti di Niccolò Jommelli (1714-1774)

rielaborazione di Matteo Zambon

Libretto di Carlo Goldoni

Lelia Lepore soprano

Zhang Shiyuan tenore

Giosuè PolzellaFrancesca Tangari voci recitanti

Orchestra MuSa Classica

Demetrio Moricca direttore

Intermezzo buffo in due parti su libretto di Carlo Goldoni e musica di Niccolò Jommelli, si inserisce nel filone della tradizione buffa napoletana, caratterizzata da vivaci intrecci amorosi, travestimenti e situazioni paradossali. Jommelli, tra i più importanti compositori napoletani del Settecento, fu un innovatore dell’opera comica e seria, contribuendo all’evoluzione dello stile musicale dell’epoca. Anche in questo suo intermezzo, la musica è contraddistinta da melodie raffinate, brillanti recitativi interpretati da due attori, alter ego recitanti dei due cantanti protagonisti dell’opera, e una sapiente orchestrazione che esalta la freschezza dell’intreccio comico.

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Lunedì 30 giugno 2025 ore 21.30

MuSa Jazz Orchestra

Roberto Spadoni direzione e arrangiamenti

Voci Paola Rosa – Mariella Palomba

Flauto Claudio Pelagalli

Sax Soprano Lorenzo Bartolomucci

Clarinetto Riccardo Spadoni

Sassofoni Riccardo Williams, Ginevra Bnider, Stefano Matteucci – Federico Cecili – Giorgio Ludovici

Trombe Alessandro Cerri – Vincenzo Meli – Michele Rota – Claudio Campa 

Tromboni Francesco Desiato – Luca Cacciatore – Ferruccio Prini – Vincenzo Addelio

Chitarra Francesco Chieffo

Pianoforte Giuseppe Perelli – Domenico Faramondi

Basso e Contrabbasso Valerio Sabbatini – Claudia Mastrangelo

Batteria Federico Lijoi – Roberto Moriconi

Thelonious Monk (1917-1982)

I Mean You

Roberto Spadoni (1963-)

Sapiens Suite

Sapiens Play the Blues

Sapiens Dancado

Sapiens in Love

Sapiens by Night

Benny Golson (1929-2024)

Whisper Not

Ginevra Bnider (1997-) Giuseppe Perelli

Moving Forward

Roberto Spadoni

Times Have Changed

Tutti gli arrangiamenti sono di Roberto Spadoni

*arrangiamento di Ginevra Bnider e Giuseppe Perelli

Nuove composizioni e arrangiamenti originali di celebri capolavori dei grandi del jazz, come Charles Mingus, Thelonious Monk, Gerry Mulligan, Benny Golson, Duke Ellington, Billy Strayhorn si alternano a brani della Sapiens Suite, una raccolta di brani scritti appositamente per l’orchestra da Roberto Spadoni e a Moving Forward, blues dei musicisti Ginevra Bnider e Giuseppe Perelli.

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Martedì 1 luglio 2025 ore 21.00

Ligni et Aquae: Suoni da una botanica immaginifica

Ars Ludi

Antonio Caggiano percussioni

Rodolfo Rossi percussioni

Gian Luca Ruggeri percussioni

con la partecipazione di Stefano Scialanga voce

Giacinto Scelsi (1905-1988)

Ko Tha

John Cage (1912-1992)

Child of tree   

Louis Andriessem (1939-2021)

Woodpecker

Steve Reich (1936-)

Marimba Phase

Giorgio Battistelli (1953-)

Psychopompos

Tōru Takemitsu (1930-1996)

Rain tree

Con la guida di un immaginario Psicopompo/Virgilio, gli spettatori saranno accompagnati narrativamente in un percorso sonoro/naturalistico in un itinerario che condurrà il pubblico a immaginare la vegetazione dell’Orto Botanico di Roma. In ciascuno dei brani presentati i musicisti di Ars Ludi offriranno l’esecuzione di composizioni di grandi compositori del Novecento che prevedono, principalmente, l’uso di strumenti realizzati con materiali vegetali, come le piante, il legno, nelle sue svariate forme, e l’acqua, a volte solo evocata oppure utilizzata per le sue caratteristiche sonore.

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Mercoledì 2 luglio 2025 ore 20.30

Perspective

Vittorio Esposito Quartet

Vittorio Esposito pianoforte

Gabriel Marciano sassofono

Gabriele Pagliano contrabbasso

Cesare Mangiocavallo batteria

Vittorio Esposito (1998-)

Coaster

Homes

III

Knock Twice

Hymn of Tears

G, Think About It

Jan

Bring Back the Child

Perspective

Una selezione di brani originali scritti dal leader del gruppo Vittorio Esposito negli ultimi mesi che faranno parte della sua ultima registrazione discografica, in uscita nel 2025. Il suono del gruppo si ispira alla scena musicale contemporanea di New York, caratterizzata da un forte spirito innovativo e sperimentale e che ha come protagonisti Micah Thomas, Immanuel Wilkins, Ambrose Akinmusire, Joe Sanders e tanti altri.

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Mercoledì 2 luglio 2025 ore 21.30

Isa Trotta pianoforte

Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)

Sonata in Do Maggiore Hob.XVI/50

Allegro

Adagio (fa maggiore)

Allegro molto

Ludwig Van Beethoven (1770 – 1827)

Sonata n.8 op.13 Patetica

Grave

Allegro di molto e con brio

Adagio cantabile (la bemolle maggiore)

Rondò. Allegro

Robert Schumann (1810 – 1856)

Fantasiestuke op.12

Des Abends (A sera) – Sehr innig zu spielen (re bemolle maggiore)

Aufschwung (Slancio) – Sehr rasch (fa minore)

Warum? (Perché?) – Langsam und zart (re bemolle maggiore)

Grillen (Chimere) – Mit Humor (re bemolle maggiore)

In der Nacht (Nella notte) – Mit Leidenschaft (fa minore)

Fabel (Favola) – Langsam (do maggiore)

Traumes Wirren (Sogni inquiti) – Aeusserst lebhaft (fa maggiore)

Ende vom Lied (Fine del canto) – Mit gutem Humor (fa maggiore)

  

In collaborazione con Accademia Musicale Chigiana

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Martedì 8 luglio 2025 ore 20.30

Titanomachia

Arturo Stalteri pianoforte

Lensflare sintetizzatori

Lensflare (1977-) / Arturo Stalteri (1959-) La Profezia di Gea

Lensflare (1977-) / Arturo Stalteri (1959-) La caduta di Campe

Due suite inedite, in cui il dialogo tra pianoforte e sintetizzatori si intreccia con lo storytelling di uno dei miti più antichi della mitologia greca: la famosa battaglia finale tra Dei e Titani, che nel “ciclo delle Origini” segna il passaggio dal dominio dei Titani all’Era degli Dei. In uno stile fortemente “Berlin School”, di chiara matrice Tangerine Dream della cosiddetta “Virgin Era”, il concept viene snocciolato all’interno delle due lunghe suite su una base a densa matrice di sintetizzatori e Mellotron condotta da Lensflare sulla quale i contrappunti del pianoforte del Maestro Stalteri interpolano fraseggi ed improvvisazioni esaltando ai suoi limiti questa dualità tra sintetico ed acustico.

Progetto commissionato da IUC – Prima rappresentazione assoluta

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Martedì 8 luglio ore 21.30

Improvvisazioni su tema

Virgilio Volante pianoforte

Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Preludio e fuga in fa maggiore BWV 856 dal I libro del Clavicembalo Ben Temperato e

relativa improvvisazione

Johann Sebastian Bach

Preludio e fuga in do minore BWV 871 dal II libro del Clavicembalo Ben Temperato e

relativa improvvisazione

Fryderyk Chopin (1810-1849)

Selezione di preludi dall’op. 28 e relativa improvvisazione

Aaron Copland (1900-1990)

Four piano blues e relativa improvvisazione

Freely Poetic

Soft and Languid

Muted and Sensuous

With Bounce

Virgilio Volante (1999-)

Sonata n. 2 (2020, prima esecuzione romana)

Andante

Allegro ma non troppo

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Mercoledì 9 luglio 2025 ore 21.00

Eugenio Renzetti Group Zero

Federico Sanguineti voce virtuale

Eugenio Renzetti trombone, composizioni, arrangiamenti

Simone Alessandrini sax contralto, sax soprano, flauto

Francesco Fratini tromba, flicorno

Roberto Bottalico sax tenore, clarinetto

Andrea Saffirio pianoforte, tastiere

Pietro Ciancaglini contrabbasso, basso elettrico

Riccardo Gambatesa batteria

Pietro Pompei vibrafono, percussioni

K/024 “Nella lotta fra te e il mondo asseconda il mondo” Franz Kafka

“Da una necessità quasi compulsiva di miscelare gli elementi e compiere giri perfetti nasce K/024.” Così Eugenio Renzetti sintetizza il processo creativo dal quale hanno preso vita le composizioni che formano questo progetto musicale, fra jazz contemporaneo, rock, musica d’avanguardia. L’ispirazione, e dunque la dedica (quantomeno virtuale), è l’opera di Franz Kafka. Oltre al nutrito numero di talentosi musicisti assemblati per l’occasione in Group Zero si ha qui la partecipazione dell’amico recentemente scomparso Federico Sanguineti, intellettuale raffinato, figlio del celebre poeta Edoardo Sanguineti, che arricchisce la trama musicale con variazioni, vocali, su frammenti di testi kafkiani e con una poesia scritta in memoria del padre Edoardo per i dieci anni dalla sua scomparsa.

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Giovedì 10 luglio ore 20.30

Jazz/Jam Session (II)

I più interessanti gruppi emergenti della scena jazzistica romana

In apertura

Vittorio Lavarone tromba

Jacopo Borsetti piano

Alessandro Moro contrabbasso

Alessio Maimone batteria

A seguire jam aperta al pubblico e a tutti i musicisti pronti a partecipare

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Martedì 15 luglio 2025 ore 21.00

Eleonora Testa violoncello

Francesco Maria Navelli pianoforte

Giuseppe Martucci (1856-1909)

2 Romanze op. 72

Andantino con moto

Moderato

Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968)

Sonata op. 50 per violoncello e pianoforte

Arioso e sereno (un poco mosso)

Arietta con variazioni

Arvo Pärt (1935-)

Fratres

Edvard Grieg (1843-1907)

Sonata in la minore per violoncello e pianoforte op. 36

Allegro agitato

Andante molto tranquillo

Allegro molto e marcato

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Mercoledì 16 luglio 2025 ore 21.00 – Museo Orto Botanico, Roma

Fabio Zeppetella chitarra

Ramberto Ciammarughi pianoforte, live electronics

Giacomo Della Rocca creazione video

Cine jazz Concért, K come Kubrick, K come Kandinskij 

Libera invenzione visiva su musiche originali dal vivo

Un tributo a due grandi figure artistiche del XX secolo, Stanley Kubrick, genio della settima arte, e Vasilij Kandinskij, precursore e fondatore della pittura astratta, sulle musiche originali di due fuoriclasse della musica, Fabio Zeppetella alla chitarra e Ramberto Ciammarughi al pianoforte e live electronics. Un imperdibile evento arricchito dalle immagini che evocano il cinema e la pittura dei due grandi artisti, nella creazione video di Giacomo Della Rocca.

________________________________________________________________________________ Sabato 19 luglio 2025 dalle 19.00 alle 23.00

Isabelle Beaucamp live electronics

Un esplosivo viaggio musicale con la popolare producer e dj dal suono unico che unisce alla grintosa techno berlinese tocchi groovy: i suoi mix inaspettati e creativi si ispirano alle culture del mondo, dal rap alla musica tradizionale orientale, dal breakbeat, drum&bass alla techno vecchia scuola di Detroit. Una serata trasversale fra musica, moda, con lo show della music&fashion label Bazar Sauvage fondata proprio da Isabelle nel 2023 e la mostra fotografica del famoso fotografo berlinese Sven Marquardt, storico buttafuori del Berghain, club di Berlino. In apertura, talk con i due artisti.

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Martedì 22 luglio 2025 ore 21.00

L’Arpa e il fascino del virtuosismo tardo-romantico

Brian Meloni Lebano arpa classica

Georg Friedrich Händel (1685-1759)

Passacaglia per Arpa dalla Suite No.7 in G Minor, HWV 432:

Sophia Dussek (1775-1831)

Sonata per Arpa in Do minore, op. 2, n. 3

Johann Sebastian Bach (1685-1750)

Sarabanda dalla partita n.1 per violino solo BWV 1002 (trascrizione per arpa di Marcel Grandjany)

Alphonse Hasselmans (1845 – 1912)

Prière

Claude Debussy (1862-1918)

Première Arabesque (trascrizione per arpa di Henriette Renié)

Virgilio Mortari (1902-1993)

Notturno

Albert Zabel (1834-1910)

La Source

Nino Rota (1911-1979)

Sarabanda e Toccata (1984)

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Mercoledì 23 luglio 2025 ore 21.00 – Museo Orto Botanico, Roma

Serata Šostakóvič

In occasione del 50° Anniversario della morte

Giovani musicisti di Avos Project

Filippo Boldrini violoncello

Giuseppe Ottaviani pianoforte

Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič (1906 – 1975)

Sonata in re minore per violoncello e pianoforte, op. 40

Allegro non troppo

Allegro

Largo

Allegro

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Giuseppina Perna soprano

Trio Amal

Adriano Scapicchi pianoforte

Maddalena Fogacci Celi violino

Alice Romano violoncello

Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič (1906 – 1975)
Sette Romanze su poesie di Alexandr Blok per soprano e strumenti, op. 127

Testo: Alexandr Blok

1. Pesnja Ofelii (Canzone di Ofelia) – Moderato – per soprano e violoncello

2. Gamajun ptica veshchaja (Gamayun, uccello profeta) – Adagio – per soprano e pianoforte
ispirato da un quadro di Viktor Vasnetsov

3. My byli vmeste (Eravamo insieme) – Allegretto – per soprano e violino

4. Gorod spit (La città dorme) – Largo – per soprano, violoncello e pianoforte

5. Burja (Tempesta) – Allegro – per per soprano, violino e pianoforte

6. Tajnyje znaki (Segni segreti) – Largo – per soprano, violino e violoncello

7. Muzyka (Musica) – Largo – per soprano, violino, violoncello e pianoforte

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Aurelio Marco Raco pianoforte

Ivos Margoni violino

Luigi Di Cristofaro violoncello

Dmítrij Dmítrievič Šostakóvič

Trio per pianoforte n. 2 in mi minore, op. 67

Andante – Moderato

Allegro con brio

Largo

Allegretto

In collaborazione con Avos Project – Scuola Internazionale di Musica

4 Luglio 2025
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