Civili uccisi a Sumy: Amnesty International denuncia attacchi indiscriminati

Amnesty International ha lanciato un allarme sulla situazione critica dei civili nella città ucraina di Sumy, sempre più bersaglio di attacchi illegali da parte delle forze russe, che stanno intensificando le loro operazioni militari nella regione. Situata a circa 40 chilometri dal confine con la Russia, Sumy ospita circa 200.000 persone, la maggior parte delle quali civili che hanno scelto di rimanere nella loro città nonostante la guerra di aggressione.
Attacchi indiscriminati e crimini di guerra
Il 3 giugno, le forze russe hanno lanciato razzi Grad da 122 millimetri, uccidendo almeno sette civili e ferendone molti altri. Queste armi, intrinsecamente imprecise, colpiscono aree vaste e non dovrebbero mai essere utilizzate contro popolazioni civili. Amnesty International ha sottolineato che tali attacchi devono essere considerati crimini di guerra. “La continua guerra di aggressione russa sta devastando la vita della popolazione civile ucraina”, ha dichiarato Brian Castner, direttore della ricerca sulle crisi di Amnesty International.
L’organizzazione ha intervistato nove testimoni oculari e analizzato prove visive per confermare l’uso di razzi Grad. Le autorità ucraine hanno riferito che, nella regione di Sumy, l’esercito russo esegue tra 80 e 120 attacchi al giorno, aumentando il numero di vittime tra i civili.
Testimonianze dirette
Serhiy Korotenko, un ingegnere in pensione, è stato ucciso da un razzo mentre si dirigeva verso il mercato. Suo figlio Andrii, testimone dell’esplosione, ha descritto il caos e il panico che hanno seguito l’attacco. “Non c’è alcun luogo sicuro, è pericoloso ovunque”, ha affermato Olena Shulga, residente nella zona colpita.
Amnesty International ha visitato vari luoghi colpiti, scoprendo che gli attacchi hanno avuto un impatto devastante su ospedali e abitazioni. Il direttore di un ospedale di Sumy ha riferito che, grazie al tempestivo allerta delle sirene, la maggior parte dei pazienti è riuscita a rifugiarsi in sicurezza.
Normative internazionali ignorate
Secondo il diritto internazionale umanitario, ospedali e strutture mediche devono essere protetti. Tuttavia, gli attacchi indiscriminati continuano a violare queste norme. Le forze russe, dalla loro occupazione della Crimea nel 2014, hanno commesso gravi atrocità contro la popolazione ucraina. La Corte penale internazionale ha emesso mandati di cattura per crimini di guerra, inclusi attacchi diretti contro i civili in diverse località ucraine.
La situazione a Sumy è emblematicamente rappresentativa delle atrocità più ampie che i civili ucraini stanno affrontando. È cruciale che la comunità internazionale non ignori questi crimini e che vengano adottate misure per proteggere i diritti umani e il diritto internazionale umanitario.
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