“Lumache killer” parassita letale per cani e uomini

In Australia, l’allerta per il rat lungworm, un parassita trasmesso dalle cosiddette “lumache killer”, sta crescendo a dismisura. Questo parassita, scientificamente noto come Angiostrongylus cantonensis, colpisce soprattutto i cani domestici, ma può rappresentare un serio rischio anche per l’essere umano. Con i cambiamenti climatici che favoriscono la proliferazione di lumache e limacce, cresce il timore che il parassita possa diffondersi anche in Europa, compresa l’Italia.
Negli ultimi cinque anni, l’Università di Sydney ha registrato almeno 93 casi nei cani, con un picco significativo nel 2022, anno in cui 32 animali sono stati infettati dopo forti piogge dovute all’evento climatico La Niña. La comunità scientifica è in allerta: in Europa, casi isolati di infezione sono stati documentati in Spagna e Francia, trasmessi da lumache introdotte accidentalmente o da viaggiatori.
Il contagio avviene quando un cane, o in rari casi un essere umano, ingerisce una lumaca infetta, anche solo attraverso la contaminazione della loro bava. I sintomi nei cani possono includere paralisi degli arti posteriori e dolore alla schiena, mentre negli esseri umani i sintomi principali sono forti mal di testa, febbre e rigidità del collo. È fondamentale un trattamento tempestivo per evitare danni neurologici permanenti.
Le recenti piogge e l’aumento delle temperature, legati al cambiamento climatico, stanno favorendo la diffusione di lumache e limacce, aumentando il rischio di contagio. Gli esperti raccomandano di controllare attentamente gli ambienti esterni e di evitare che gli animali ingeriscano lumache. Anche per gli esseri umani è consigliabile non consumare verdure crude non lavate e non toccare lumache a mani nude.
La diagnosi dell’infezione da rat lungworm può risultare complicata. Nei cani, i veterinari utilizzano una combinazione di segni clinici e test specifici. Negli esseri umani, le analisi ematiche e le punture lombari sono fondamentali per confermare la presenza del parassita. Il trattamento è sintomatico e richiede un intervento tempestivo per massimizzare le possibilità di recupero.
Con l’emergere di queste zoonosi, è fondamentale adottare un approccio One Health, che riconosca l’interconnessione tra la salute umana, animale e ambientale. Le misure preventive e le campagne di sensibilizzazione sono prioritarie per proteggere la salute pubblica e quella degli animali.
Pericoli in Italia: lumache killer e Angiostrongylus cantonensis
Sebbene non siano stati registrati casi noti di Angiostrongylus cantonensis in Italia, gli esperti avvertono che la situazione potrebbe cambiare. L’infezione umana avviene accidentalmente attraverso l’ingestione di larve presenti in lumache crude o poco cotte, acqua o verdure contaminate. I sintomi dell’angiostrongiliasi includono febbre, cefalea, rigidità nucale, nausea e sintomi neurologici come formicolii e convulsioni, che possono portare a danni neurologici permanenti o morte.
Come prevenire il contagio
Per prevenire il contagio, è importante seguire alcune precauzioni, specialmente per chi prevede di viaggiare in Australia o nel Sud-est asiatico. Ecco alcuni consigli utili:
Evita il consumo di lumache crude: non mangiare lumache crude o poco cotte.
Pulisci gli alimenti: assicurati di lavare bene frutta e verdura prima di consumarle.
Fai attenzione all’acqua: bevi solo acqua potabile e sicura.
Controlla l’ambiente: monitora l’ambiente circostante per evitare il contatto con lumache o limacce.
Adottando queste misure preventive e rimanendo informati, possiamo ridurre il rischio di infezione da questo parassita potenzialmente letale.
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