Turista di Rimini denuncia stupro di gruppo in Salento

Una giovane turista di Rimini, in vacanza con un gruppo di amiche in Salento, ha denunciato di aver subito uno stupro di gruppo a Marina di Mancaversa, una rinomata località balneare a pochi chilometri da Gallipoli. La procura di Lecce ha avviato un’indagine nei confronti di tre ragazzi della zona, tutti di età compresa tra i 22 e i 23 anni. Secondo le informazioni riportate, un quarto giovane sarebbe stato identificato e denunciato.

L’episodio, avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, ha scosso non solo la comunità locale ma anche l’opinione pubblica. La vittima, dopo aver raccontato l’accaduto alle sue amiche, si è rivolta a un ospedale dove i medici hanno confermato le violenze subite. Giovedì mattina, la giovane ha sporto denuncia ai carabinieri.

A Marina di Mancaversa, la ragazza e le sue tre amiche, tutte tra i 23 e i 25 anni, avevano affittato una casa per trascorrere una piacevole vacanza estiva. Durante una serata, le ragazze hanno conosciuto un gruppo di quattro ragazzi locali in un bar di Gallipoli e li hanno invitati nel loro appartamento. Una volta lì, una delle ragazze ha deciso di appartarsi con un giovane, ma è stata poi sorpresa da altri due ragazzi, che l’hanno violentata. Dopo essere riuscita a tornare a casa, la giovane ha confidato l’accaduto alle amiche, che l’hanno accompagnata in ospedale per ricevere le cure necessarie.

La visita medica ha rivelato che la giovane aveva subito ripetuti abusi sessuali, evidenziando la brutalità delle violenze. Nella mattinata di ieri , la ragazza si è presentata presso la caserma dei carabinieri per formalizzare la denuncia.

Gli inquirenti hanno già sequestrato i telefoni dei sospettati e della vittima, mentre i messaggi scambiati dai ragazzi nelle ore successive al presunto stupro avrebbero sollevato ulteriori sospetti sui fatti denunciati.

La procura ha aperto un fascicolo d’indagine, e la posizione dei tre ragazzi è attualmente sotto esame. Gli sviluppi di questa triste vicenda non solo pongono l’accento sulla sicurezza delle donne in vacanza, ma sollevano anche interrogativi su come prevenire tali violenze in futuro.