Israele attacca l’Iran: raid sui siti nucleari e ritorsioni imminenti

Israele ha lanciato un attacco contro l’Iran, colpendo installazioni nucleari chiave, tra cui il sito di Natanz, nell’operazione denominata “Nazione di leoni”. Questo raid ha portato a almeno cinque morti e all’eliminazione di alti comandanti e scienziati iraniani.

In risposta, l’Iran ha lanciato oltre 100 droni contro obiettivi israeliani, promettendo severe rappresaglie. Il premier israeliano Netanyahu ha dichiarato l’operazione un successo, mentre la guida suprema iraniana, Khamenei, ha avvertito che l’Iran “subirà una punizione severa”.

L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) ha confermato l’attacco a Natanz, ma ha rassicurato che non ci sono stati livelli anomali di radiazioni. Gli Stati Uniti, pur dichiarandosi non coinvolti, hanno rinforzato le difese nella regione, e il prezzo del petrolio è aumentato dell’8% in seguito alle tensioni.

Questo attacco segna l’ultimo di una serie di conflitti reciproci tra Israele e Iran negli ultimi due anni. La situazione in Medio Oriente è stata monitorata con crescente preoccupazione, con dichiarazioni di leader mondiali che chiedono moderazione per evitare un’ulteriore escalation.

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha avvertito Teheran di fare un accordo prima che sia troppo tardi, sottolineando che gli Stati Uniti e Israele sono in possesso delle migliori capacità militari. Il ministro degli Esteri iraniano ha definito l’attacco israeliano come “una dichiarazione di guerra” e ha chiesto una riunione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, evidenziando la gravità della situazione.

Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha sottolineato la necessità di lavorare per ridurre l’escalation, mentre l’Unione Europea ha esortato tutte le parti a mostrare moderazione. La Giordania ha confermato di aver intercettato droni e missili iraniani nel suo spazio aereo, evidenziando la preoccupazione per l’impatto regionale del conflitto.

In questo contesto di tensione, le comunità ebraiche italiane hanno espresso la loro solidarietà a Israele, enfatizzando la necessità di difendere la propria esistenza contro la minaccia rappresentata dall’Iran.