11:17 pm, 11 Giugno 25 calendario

Ius Scholae: “Cittadinanza dopo dieci anni di scuola, non chiedo permesso a Salvini”

Di: Redazione Metrotoday
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Il dibattito sulla cittadinanza in Italia si arricchisce di nuovi sviluppi, con il vicepremier Antonio Tajani che ribadisce la necessità di procedere con l’approvazione dello Ius Scholae. “Il risultato del referendum ha dimostrato che la nostra posizione è corretta: cinque anni sono un periodo troppo breve. Dobbiamo estendere il diritto di cittadinanza a chi ha completato dieci anni di scuola con profitto”, ha dichiarato Tajani ai giornalisti della Camera.

Secondo il leader di Forza Italia, questa misura rappresenta un passo fondamentale per garantire una vera integrazione, poiché consente ai giovani di apprendere la lingua, la storia e la Costituzione italiana.Se Salvini è contrario? Non è un problema, non ho bisogno di chiedere l’autorizzazione di nessuno per presentare una legge in Parlamento. La cittadinanza è una questione seria“, ha aggiunto.

Nonostante le sue affermazioni, Tajani ha anche fatto riferimento alla recente proposta di restringere il riconoscimento della cittadinanza italiana ai soli discendenti di migranti. “Abbiamo ritirato la cittadinanza a cinque membri di Hezbollah. È importante riflettere su cosa comporta la concessione della cittadinanza. Meglio concederla dopo dieci anni di studio piuttosto che a chi trascorre il tempo nelle stazioni”, ha spiegato.

Dall’altro lato, Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha risposto alle dichiarazioni di Tajani con una nota incisiva: “È positivo che ora Tajani e Calenda sostengano lo Ius Scholae, una proposta che il M5s porta avanti da anni. Tuttavia, dobbiamo vedere se queste affermazioni rappresentano un vero impegno o se si tratta dell’ennesimo diversivo estivo”, ha commentato Conte, evidenziando che le proposte sono già depositate in Parlamento.

Il leader pentastellato ha messo in discussione le intenzioni di altri partiti, chiedendosi se Magi e +Europa si uniranno a questa “ragionevole soluzione”. “Avviare una discussione sullo Ius Scholae e arrivare all’approvazione di un testo serio è fondamentale per l’integrazione e per rispondere alle aspettative di chi ha partecipato al referendum“, ha concluso Conte, sottolineando l’importanza di una riforma che rappresenti un passo verso una maggiore civiltà.

11 Giugno 2025 ( modificato il 10 Giugno 2025 | 23:19 )
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