Ecoansia e impegno ambientale: gli italiani e la lotta contro lo spreco alimentare

Un recente studio dell’Osservatorio Waste Watcher International ha rivelato che sei italiani su dieci (il 61% degli intervistati) si sentono più ottimisti riguardo al futuro del Pianeta quando adottano comportamenti volti a prevenire lo spreco alimentare. La ricerca ha evidenziato che un italiano su due (il 53%) si impegna attivamente nella prevenzione degli sprechi per contribuire alla salvaguardia ambientale. Inoltre, un impressionante 93% degli italiani considera la salubrità e la sicurezza del cibo come aspetti più importanti rispetto al gusto e al costo.
L’indagine, condotta in prossimità della Giornata Mondiale dell’Ambiente, ha esplorato le ansie legate alla crisi climatica, definita come ecoansia, una preoccupazione persistente per la rovina ambientale. Tuttavia, i dati indicano che questa stessa preoccupazione può portare a comportamenti più virtuosi. Sotto il titolo ‘Rapporto tra eco-ansia, abitudini alimentari e spreco domestico’, lo studio è stato realizzato dall’Università di Bologna in collaborazione con Waste Watcher International e Ipsos.
I coordinatori dell’indagine, Matteo Vittuari ed Elena Tomba, evidenziano l’importanza di partire dai valori che guidano le scelte alimentari degli italiani. La sicurezza e la salubrità del cibo non sono semplici slogan, ma condizioni imprescindibili. Comprendere l’importanza di questi aspetti significa anche riconoscere l’interconnessione tra la salute umana e quella dell’ecosistema.
Andrea Segrè, direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International, sottolinea che l’indagine offre uno spunto per trasformare la consapevolezza in azioni concrete, utilizzando strumenti digitali e l’emozione dell’ecoansia per attivare un circolo virtuoso in grado di combattere lo spreco alimentare. La ricerca mostra che il 49% degli italiani utilizza frequentemente il digitale per cercare ricette “salva-avanzi”, dimostrando che questo canale è fondamentale per promuovere pratiche anti-spreco.
L’ecoansia, una preoccupazione legata ai rischi del cambiamento climatico, può tradursi in motivazione all’azione. I dati suggeriscono che il 79% degli intervistati cerca di non sprecare cibo proprio a causa di queste preoccupazioni. Inoltre, il 61% degli intervistati afferma che adottare comportamenti concreti contro lo spreco alimentare porta a un senso di ottimismo verso il futuro. Ciò suggerisce che campagne di comunicazione efficaci potrebbero non solo fornire istruzioni pratiche, ma anche raccontare storie di successi domestici, restituendo una speranza collettiva.
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