Raid israeliani uccidono 22 persone, recuperato corpo di un ostaggio

All’alba di oggi ventidue persone sono state uccise a causa dei bombardamenti israeliani in diverse aree della Striscia di Gaza.

L’agenzia palestinese Wafa ha riportato che tra le zone colpite vi sono tende e abitazioni che accolgono sfollati a Khan Yunis e Gaza City, nonché un centro di assistenza a ovest di Rafah. Dall’inizio del conflitto, il 7 ottobre 2023, l’agenzia ha stimato oltre 180.000 morti e 11.000 dispersi nella Striscia di Gaza.

Recupero del corpo di un ostaggio

In un’operazione speciale dell’Israel Defense Forces (IDF), l’ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato il recupero del corpo di Natthapong Pinta, un cittadino thailandese preso in ostaggio il 7 ottobre 2023 e successivamente ucciso durante la sua prigionia a Gaza dalle Brigate Mujahideen. Secondo le informazioni, Pinta fu ucciso poco dopo l’inizio del conflitto. Durante la stessa operazione, sono stati recuperati anche i resti di due ostaggi, Judy Weinstein e Gadi Haggai, che erano stati tenuti prigionieri.

Una fonte della sicurezza israeliana ha dichiarato, secondo quanto riportato dal portale israeliano Walla, che attualmente Hamas detiene 20 ostaggi vivi, 33 ostaggi morti, mentre per altri 2 non si conosce la sorte.