Neonati sepolti a Parma: Chiara Petrolini resta ai domiciliari, le motivazioni della Cassazione

La Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del Tribunale del riesame di Bologna, che aveva disposto la custodia in carcere per Chiara in seguito a un appello della procura.
Chiara Petrolini, accusata di omicidio e soppressione di cadavere per il ritrovamento dei corpi dei suoi due neonati sepolti nella villetta di famiglia a Vignale di Traversetolo, rimane agli arresti domiciliari.
Le motivazioni della sentenza della Cassazione, emessa il 25 febbraio, evidenziano la “non comune determinazione criminale” della ragazza e la sua “elevatissima capacità mistificatoria”. I giudici della prima sezione penale sottolineano che i fatti si sono verificati in condizioni non più ripetibili.
La Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del Tribunale del riesame di Bologna, che aveva disposto la custodia in carcere per Chiara in seguito a un appello della procura.
I giudici dovranno ora rivedere la questione. Nelle 14 pagine delle motivazioni, si spiega che Petrolini ha potuto commettere reati così gravi grazie alla sua capacità di mantenere una vita relazionale e affettiva complessa, che sarebbe compromessa in regime di arresti domiciliari.
I supremi giudici avvertono che la possibilità che Petrolini possa instaurare nuove relazioni e procreare altri figli, come accaduto con Samuel Granelli, padre dei bambini deceduti, deve essere valutata in funzione delle restrizioni imposte dalla detenzione domiciliare. In questo regime, infatti, le è precluso allontanarsi dall’abitazione, limitando così le sue possibilità di compiere ulteriori atti criminosi.
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