Inflazione in Italia: Istat rivede stima al ribasso, aumenta dell’1,9% a marzo 2025

L’Istat ha rivisto al ribasso la stima dell’inflazione in Italia per il mese di marzo 2025, con un aumento dell’1,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questo dato rappresenta un incremento rispetto al tasso tendenziale di crescita del +2,1% registrato il mese precedente. L’indice nazionale dei prezzi al consumo riflette variazioni principalmente nei settori degli energetici non regolamentati, dei tabacchi e degli alimentari non lavorati.
L’accelerazione del carrello della spesa è evidenziata anche dai servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, ai servizi relativi alle comunicazioni e ai beni durevoli. Tuttavia, si osserva una decelerazione nei prezzi degli energetici regolamentati e nei servizi relativi ai trasporti.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) mostra un aumento del 1,6% su febbraio e del 2,1% su marzo 2024, confermando la stima preliminare.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) registra un aumento dell’1,7% su marzo 2024, con differenze significative nei prezzi al consumo tra famiglie con minore capacità di spesa e quelle con livelli di spesa più alti.
Questi dati evidenziano una dinamica complessa dell’inflazione in Italia, con variazioni significative nei diversi settori economici, influenzando direttamente il potere d’acquisto dei cittadini.
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