11:21 am, 10 Aprile 25 calendario

L’ombra della Banda della Magliana nella scomparsa di Emanuela Orlandi

Di: Redazione Metro a cura di ACS
banda magliana emanuela-orlandi
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Vogliamo parlarvi di quei fatti che sconvolgono la vita millenaria della Chiesa, i suoi lati oscuri, le lotte e le faide interne, i barbari episodi del passato strettamente connessi con il presente, il futuro e le profezie ancestrali, i veggenti, i Santi, i Papi, gli episodi mai chiariti, 

volutamente lasciati nel dimenticatoio dei secoli, fatti inquietanti che opportunamente riletti e rivelati, lasciano tanti Interrogativi. A voi il delicato compito di scegliere e discernere tra la Fede e …

I Misteri del Vaticano

L’ombra della Banda della Magliana nella scomparsa di Emanuela Orlandi

La scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta poco più di un anno dopo l’attentato a Giovanni Paolo II il 13 maggio 1981, ha dato vita a speculazioni riguardanti un possibile collegamento tra i due eventi.

Al momento della sparizione della ragazza, Giovanni Paolo II ricopriva il ruolo di Papa da soli quattro anni. L’ipotesi presa in considerazione, alla quale sembrava credere persino il Pontefice stesso, era quella di uno scambio tra Emanuela Orlandi e l’attentatore Mehmet Ali Ağca, membro del movimento nazionalista turco dei Lupi Grigi.

Le telefonate anonime arrivate al Vaticano, precedentemente menzionate, sembravano proporre questo scambio, con il mittente noto come “l’Americano” a causa del suo accento anglofono. Tuttavia, la veridicità di questa versione dei fatti rimane avvolta nel mistero. Ciò che è certo è che Emanuela rimane dispersa mentre Ağca è in carcere, creando un enigma irrisolto che continua a tormentare coloro che cercano la verità dietro la scomparsa della ragazza.

emanuela orlandi 2023

Mehmet Ali Ağca aveva inviato una lettera alla stampa internazionale affermando che Emanuela Orlandi è viva e in buone condizioni da 36 anni, smentendo il rapimento classico e suggerendo che sia stata coinvolta in un complotto internazionale per motivi religiosi e politici.

Ağca sostiene che il governo vaticano non sia coinvolto, ma che sia la CIA a dover rivelare i suoi documenti segreti. Le sue parole chiare tendono a non coinvolgere figure come l’alto prelato, Monsignor Marcinkus e Enrico de Pedis nel caso Emanuela Orlandi, negando ogni legame con criminalità o aspetti sessuali, seppur rimanga ancora un grande punto interrogativo su questa vicenda.

Inoltre, alcuni ritengono che la scomparsa di Emanuela Orlandi possa essere collegata al caso di Roberto Calvi, giornalista e banchiere del Banco Ambrosiano, trovato impiccato il 18 giugno 1982 sotto il Ponte dei Frati sul Tamigi a Londra, quasi due anni dopo il rapimento di Emanuela.

A partire dal 1980, il Banco Ambrosiano si è trovato ad affrontare due crisi profonde, con la seconda che è emersa un anno dopo la scoperta della loggia P2, quando Calvi sembrava essere stato privato di protezioni. In quel momento sembra abbia cercato aiuto presso il Vaticano e la sua istituzione finanziaria, lo IOR.

Nonostante il tentativo, due mesi dopo è stato arrestato per reati valutari, processato e condannato. In attesa della condanna, però, è stato rilasciato e ha stretto una collaborazione con Flavio Carboni, legato a esponenti della mafia e ai criminali della Banda della Magliana, iniziando attività di riciclaggio di denaro sporco.

Un’altra teoria si concentra sull’ipotesi di uno scambio di persona: anziché Emanuela Orlandi, avrebbe dovuto essere rapita Raffaella Gugel, una ragazza che le assomigliava molto e che viveva nello stesso palazzo.

Il padre di Raffaella, Angelo Gugel, lavorava anche lui in Vaticano come assistente personale di Papa Giovanni Paolo II e come stretto collaboratore di Marcinkus, il monsignore ex presidente dello IOR, la Banca Vaticana.

ior banca vaticana giovanni-paolo

Il presunto rapimento avrebbe dovuto costringere il Vaticano a mantenere il silenzio su questioni estremamente delicate, come quelle finanziarie coinvolgenti banche, mafia e partiti politici, come ha rivelato il figlio di Calvi molti anni dopo.

Il coinvolgimento di Flavio Carboni, e quindi il presunto legame con Angelo Gugel, padre di Raffaella Gugel, potrebbe rivelarsi cruciale nella scomparsa di Emanuela Orlandi. In numerose società in cui Carboni era interessato, una dei soci sarebbe stata una certa Rita Gugel, forse imparentata con Angelo e sua figlia, sebbene non ci siano conferme ufficiali su questa relazione.

La pista dell’attentatore si è poi trasferita in un’indagine sulla Banda della Magliana. Si ipotizza che un commando di uomini, inviato su ordine di Renatino De Pedis, abbia rapito Emanuela. Questa versione è stata confermata da Marco e Salvatore Sarnataro, quest’ultimo amico di Emanuela e suo padre.

Marco, deceduto nel 2007 all’età di 46 anni, avrebbe confessato al padre il ruolo nel rapimento della ragazza, mentre Salvatore si sarebbe presentato a piazzale Clodio per riportare le parole del figlio: il rapimento sarebbe stato ordinato da Enrico De Pedis, noto come Renatino, il capo della Banda della Magliana.

La pista della Banda della Magliana è stata inizialmente sollevata da Accadi, uno dei mitomani delle telefonate, dopo aver contattato il programma televisivo “Chi l’ha visto?”.

Si ipotizza che il rapimento di Emanuela sia stato una risoluzione a un problema che coinvolgeva un alto prelato vaticano.

Come ricompensa, si ipotizza che De Pedis abbia ottenuto un sepolcro in Sant’Apollinare: anni dopo, i resti del boss sono stati ritrovati all’interno della Basilica, ma nonostante le testimonianze della sua ex amante Sabina Minardi, il suo coinvolgimento diretto non è mai stato provato.

Dopo anni di indagini sotto la guida del procuratore Giancarlo Capaldo, il suo successore Giuseppe Pignatone ha deciso di archiviare il caso.

Successivamente, l’ex procuratore capo di Roma Capaldo ha fatto riferimento a una trattativa segreta legata alla scomparsa di Emanuela Orlandi e alla sepoltura di Enrico De Pedis.

Durante una trasmissione televisiva, ha menzionato nuovi dettagli da comunicare nelle sedi appropriate: mentre era responsabile dell’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi, alcuni esponenti vaticani avrebbero chiesto di ridurre l’attenzione negativa dei media sullo Stato pontificio e addirittura di aprire la tomba di De Pedis per eliminare qualsiasi collegamento.

A dicembre 2022, il giornale Riformista ha pubblicato due registrazioni audio del 2009. Uno dei soci di De Pedis avrebbe mosso forti accuse contro il Vaticano, senza però menzionare esplicitamente Emanuela Orlandi o Mirella Gregorio. Si parla in generale di “alcune ragazze” e di richieste di aiuto a De Pedis, con frasi pesanti e ambigue che lasciano intravedere scenari misteriosi e inquietanti.

. pietro orlandi vatican girl

La decisione della magistratura vaticana di riaprire le indagini sulle scomparse di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori è stata influenzata anche dagli elementi inediti emersi dopo la pubblicazione della serie “Vatican Girl” su Netflix.

Il fratello di Emanuela, Pietro, ha accolto con gioia la notizia, esprimendo fiducia nel fatto che la Verità sia già nota e debba solo essere raccontata. Parallelamente, la Procura di Roma ha avviato un’indagine sulla scomparsa della ragazza.

Il procuratore capo Francesco Lo Voi ha sottolineato le difficoltà nel trovare elementi dopo 40 anni, ma ha dichiarato che esistono carte e piste meritevoli di ulteriori approfondimenti, finora trascurate.

Il 14 gennaio 2024 Emanuela Orlandi avrebbe compiuto 56 anni. Nonostante le molte piste esaminate e i misteri avvolti dalla sua scomparsa, suo fratello non si è mai rassegnato all’idea di aver perso Emanuela. “Finché non avrò un corpo, ho il dovere di cercarla viva”, ha affermato.

10 Aprile 2025
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